Iptv, a Napoli due basi operative scoperte nell’operazione
Iptv, milioni di utenti usufruivano di una delle piattaforme che avevano cellule a Napoli. La Gdf ha scoperto i conti dell’organizzazione
Erano dislocate tra Marianella e il Centro Direzionale di Napoli le due sedi dell’ IPTV illegale scoperte dalla guardia di Finanza la notte del 17 Settembre e che ha visto chiudere i battenti ad uno dei mercati illegali più ricchi del mondo.
Stiamo parlando di una rete così capillare che aveva come sede principale la Grecia e come altre cellule per la condivisione dei canali, Napoli e Marianella.
Un sequestro totale che continua in queste ore
Oltre 100 militari del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche e dei reparti territoriali della Guardia di Finanza stanno eseguendo, in queste ore, provvedimenti di perquisizione locale, informatica e conseguente sequestro nei confronti della più rilevante organizzazione clandestina mondiale ideatrice e principale responsabile della capillare diffusione illegale via Internet delle emittenti televisive a pagamento. (Sky; DAZN; Mediaset; Netflix, Infinity).
L’indagine, diretta dal Procuratore della Repubblica di Napoli, dott. Giovanni Melillo e coordinata dal Procuratore Aggiunto, dott. Vincenzo Piscitelli e dal sostituto procuratore Dott.ssa Valeria Sico ha consentito di individuare e disattivare la piattaforma internazionale di IPTV (Internet Protocol Television) più diffusa tra i pirati informatici.
Oltre 5 milioni di utenti solo in Italia, per un giro d’affari stimato in circa 60 milioni di Euro annui; la piattaforma Xtream Codes, ideata da 2 cittadini greci, consente agevolmente la trasformazione in dati informatici dei flussi audiovisivi protetti da copyright.
I membri dell’ Organizzazione, predisponevano e gestivano all’estero idonei spazi informatici attraverso i quali ritrasmettevano i segnali su larga scala, anche in Italia.
Una fitta rete commerciale, diffusa su tutto il territorio nazionale e con basi prevalentemente in Lombardia, Veneto, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.
Questa riceveva il segnale grazie a questa tecnologia acquisendo illegalmente interi pacchetti di contenuti per la successiva rivendita al cliente finale ad un prezzo di 12 Euro circa consentendo di vedere tutti i principali palinsesti TV con un unico abbonamento.
8 Ordini europei di indagine emessi dalla Procura di Napoli che, tramite l’Agenzia Europea per il coordinamento investigativo e la cooperazione giudiziaria ’Eurojust’, sono stati eseguiti simultaneamente questa mattina in Olanda, Francia, Grecia, Germania e Bulgaria dalle rispettive polizie giudiziarie con l’ausilio dei militari del Nucleo Speciale nei confronti di 3 aziende e 5 persone fisiche oltre al sequestro ed all’oscuramento della intera piattaforma Xtream Codes.
Altri sequestri di 80 siti internet e di 183 server di iptv dedicati alla riproduzione e diffusione dei flussi audiovisivi, erogati, al momento del sequestro, ad oltre 700.000 utenti online.
25 gli obiettivi delle perquisizioni odierne sul territorio nazionale.
Oltre a smantellare vere e proprie centrali adibite alla divulgazione abusiva del segnale ricevuto grazie alla piattaforma Xtream Codes mirano ad aggredire i proventi illecitamente conseguiti dall’organizzazione mediante il sequestro di 197 rapporti finanziari tra account paypal, postepay e conti corrente.
Nei confronti dei responsabili dell’ organizzazione si procede per Associazione a delinquere finalizzata alla riproduzione e commercializzazione illecita di IPTV con la circostanza aggravata del reato trasnazionale.
Nei confronti dei fruitori del servizio è prevista la reclusione da sei mesi a 3 anni e la multa fino a 25.822 Euro.
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Immagine lagoleada.it
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