Napoli, arriva Salvini? Banditi gli striscioni
Domani Salvini sarà a Napoli. La città si prepara ad accoglierlo con striscioni di protesta. Borriello:”Nessuno impedisca il dissenso”
NAPOLI, 15 MAGGIO – La città di Napoli e Salvini non hanno un buon rapporto: una storia di ‘amore e riappacificazione’ che tarda ad realizzarsi, nonostante il dietrofront del ministro leghista più volte sostenuto.
I napoletani non riuscirono a mandare giù le offese e non riescono, ancora oggi, a dimenticare le parole di Matteo Salvini, continuando a ‘denigrarlo’ e a voltargli le spalle, ovviamente in maniera civile.
Sui social si è diffusa un’iniziativa, secondo quanto appreso da Ansa, che promuove la realizzazione di striscioni Anti-Salvini.
Gli attivisti di Potere al Popolo e di Je so pazzo hanno, ad alta voce, espresso il loro pensiero: “Prendi una bomboletta, un telo grande e visibile, scrivi ‘Salvini Napoli non ti vuole’, esponi lo striscione da una finestra o un balcone di casa”,
Nella giornata di domani, infatti, ci sarà un nuovo incontro, a Napoli, col ministro dell’Interno Salvini. A tale proposito si terrà una manifestazione in largo Berlinguer “per dire con chiarezza che Napoli non accoglierà mai il ministro dell’odio e del razzismo“.
Ad ogni modo, già oggi, parecchi striscioni inneggianti il dissenso verso il vicepremier sono stati ‘smantellati’ dai vigili del fuoco.
Un diritto, quello di manifestare, di cui i cittadini si sentono privati. Il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli indica la strada:”Nessuno può impedire il dissenso, fino a quando non trascende in offesa; è uno dei principi base della democrazia. Per questa ragione diciamo un secco ‘no’ alla possibilità che gli striscioni che criticano Salvini possano essere rimossi in occasione della visita del leader della Lega a Napoli di giovedì 16 maggio. Ovviamente ci riferiamo agli striscioni che contengono critiche espresse civilmente, senza offese o parolacce. Riguardo questi casi chiediamo che sia consentita la loro esposizione e che nessuno intervenga per farli rimuovere“.
“A tal proposito – afferma Borriello – abbiamo inviato una nota al Prefetto e al Questore per chiedere che forze dell’ordine o vigili del fuoco non intervengano per far rimuovere gli striscioni di dissenso nei confronti del ministro dell’Interno e del suo partito. La libertà di espressione rappresenta un principio fondamentale del nostro ordinamento e a nessuno deve essere consentito di imbavagliare i pensieri altrui che, fino a quando restano nel perimetro dell’educazione, devono sempre essere rispettati“.
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