Piano City Napoli: malcontento tra la gente
Piano City Napoli, l’evento dell’anno desta scalpore e malcontento tra la gente: la svolta
55 location, 250 eventi, 700 pianisti. È forse questo l’evento dell’anno a Napoli? L’ouverture non lascia molto spazio al dubbio, sembra proprio di sì: 10.000 persone a piazza Plebiscito per lo spettacolo d’inizio. I 21 pianoforti del Piano City Napoli sembrano davvero aver estasiato tutti, solo apprezzamenti pare, nessuna lamentela, nessuna protesta.
Sabato sera, 6 aprile, invece, non è andata proprio così. Alle 20:40 circa, alle porte della Chiesa di San Severino e Sossio, aperta al pubblico solo in occasioni speciali, si è levata una vera e propria insurrezione popolare. Lo spettacolo di Valentina Lisitsa delle 21:30 non era infatti più accessibile al pubblico: esaurimento posti a sedere, queste le spiegazioni. Tuttavia che i posti a sedere fossero limitati non era scritto da nessuna parte e così i primi cori da stadio: «Vergogna! Questa è l’organizzazione napoletana», erano le frasi più ricorrenti. Per tutta risposta gli organizzatori si mostravano infastiditi invece che comprensivi, mancava solo che rispondessero: «Che mangino brioches!».
Alle 21:10 la svolta. Si aprono i portoni della Chiesa. Le proteste hanno sortito il loro effetto e i rivoltosi hanno avuto l’agognato happy ending!
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