Razzismo nel calcio – Gravina: “L’arbitro non può sospendere partita”
Razzismo nel calcio – Parla Gravina, Presidente della FIGC: “L’arbitro non può sospendere partita. La soluzione del problema spetta al Ministero”
Razzismo nel calcio, l’annoso ed irrisolto problema si è ripresentato in seguito ai terrificanti fatti della notte milanese di Inter-Napoli.
A smuovere le coscienze, l’ennesima morte di un uomo per questioni che con il tifo e con lo sport poco hanno a che fare.
Ed anche una gara accompagnata – per lunghissimi tratti – da cori razzisti contro Koulibaly e di discriminazione territoriale, di cui sono frequente bersaglio i napoletani.
Adesso, a margine di un incontro in Federazione, parla il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina.
Interrogato sul (tristemente) sempre attuale problema del razzismo e della discriminazione negli ambienti calcistici, Gravina ha rilasciato importanti dichiarazioni sulle possibilità arbitrali di far fronte all’emergenza.
Ecco le parole del Presidente:
“L’arbitro non può sospendere le partite, in caso di cori razzisti durante un match. Il direttore di gara non può valutare i rischi che la sospensione di una gara può avere in termini di ordine pubblico. Ne parliamo da un decennio, ormai: la soluzione del problema spetta al Ministero, di cui è competenza specifica“.
Bisognerà vedere in che modo si deciderà di intervenire per porre fine ad un problema, cui non si sta riuscendo a porre un adeguato argine.
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