Contromano in tangenziale. Ero pieno di alcool, parla il dj Mormile
È ancora sotto shock Aniello Mormile, il dj che con un contromano in tangenziale provocò la morte di due persone. All’interrogatorio l’ammissione: ero ubriaco
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Poche parole ed ancora molti vuoti di memoria. Parla agli inquirenti Aniello Mormile, il dj di ventinove anni che a fine luglio con un folle contromano in tangenziale, una manovra ad U, provocò la morte della fidanzata Livia Barbato vePtidue anni che dormiva sul sedile posteriore dell’auto e di Aniello Miranda 48 anni che si recava sul posto di lavoro.
Tanti ancora i buchi neri di una vicenda agghiacciante. Due ore di interrogatorio alla Procura, il ragazzo è imputato di duplice omicidio volontario. Perché spense i fari? E cosa lo portò a percorrere 5 kilometri contromano in tangenziale? Nuove immagini video della polistrada testimonierebbero con maggior chiarezza la manovra incomprensibile che il Mormile effettuò all’alba di quel sabato di luglio.
I filmati che hanno registrato l’inversione a «U» in tangenziale supportano le indagini degli agenti della polistrada perché si arrivi ad una ricostruzione dell’accaduto ancora pieno di domande senza risposte. Era pieno di alcool, ha dichiarato il Mormile, alcool assunto in discoteca al mixer della sua console mentre lavorava come dj.
Si rimane per adesso in attesa dell’esito degli esami tossicologici per capire se il dj avesse assunto sostanza psicoattive quella sera, un’ipotesi per adesso esclusa dai due avvocati difensori, Gaetano Porto e Gaetano Baccari che sono al lavoro perché si riscostruisca con obiettività e soprattutto chiarezza la tragica vicenda, dato che il ragazzo sembra sia ancora sotto shock e che non riesca a ricordare gran parte delle ore di quel sabato.
I risultati degli esami dovrebbero essere pronti per la prossima settimana.
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