Qui Napoli: la contro rivoluzione è cominciata?
Torino-Napoli: il camaleontico Napoli di Ancelotti prende forma e da il via alla contro rivoluzione. La presa della Bastiglia domenica a Torino?
Qui Napoli, la contro rivoluzione ancelottiana ha inizio: Luperto, Verdi e Rog dal primo minuto sembrano un vero e proprio schiaffo alla filosofia rivoluzionaria del sarrismo ortodosso.
La contro rivoluzione parte da lontano dallo scetticismo di Dimaro dove in un ambiente scettico e intriso di polemiche Ancelotti lavora in silenzio per dare il suo contributo a una squadra che giudica egli stesso di altissimo livello.
Le rivoluzioni hanno bisogno del tempo per covare i loro animi e anche le contro rivoluzioni hanno i loro tempi: il passo falso di Genova non ha scardinato il credo ancelottiano.
Niente più titolari fissi, non più uno schema tattico da utilizzare come vangelo: un Napoli camaleontico che passa dal 4-4-2 al 4-2-3-1 per vedere sprazzi di difesa a 3 nell’ultimo quarto di gioco.
E a Torino la controrivoluzione prende forma e accende la miccia. Nel 3 a 1 alla squadra granata c’è tutto lo spirito del nuovo Napoli: sofferenza, a tratti un gioco da considerarsi bruttino, ma la consapevolezza nei propri mezzi di poter far male nel momento del bisogno e blindare il risultato.
A Torino vi è anche il riscatto delle “seconde linee” quelle troppo spesso trascurate dal sarrismo: Rog lucido e cuor di leone, Verdi che prende piano piano confidenza con questa squadra e trova anche il goal, Luperto che da napoletano mischia emozioni e soddisfazioni, Insigne che ritrova la via del goal con una facilità disarmante.
La contro rivoluzione è cominciata nella settimana che porta a Juventus-Napoli, di mezzo il turno infrasettimanale casalingo con il Parma: tra 7 giorni, al cospetto di sua maestà CR7, sapremo se la contro rivoluzione sarà compiuta.
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