S.S.C Napoli, il gap con la Juventus è lo stadio
Lo stadio San Paolo di Fuorigrotta è considerato molto di più di un semplice impianto sportivo, è un un vero e proprio monumento a Napoli. Il problema è che per colmare il gap con la Juventus serve qualcosa in più: una mossa di marketing e di innovazione
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LA SITUAZIONE IN CASA NAPOLI – La S.C.C Napoli è nella classifica dei 20 club più ricchi del mondo, ma non ha una casa di proprietà perché del San Paolo non può fare ciò che vuole in quanto il proprietario è Palazzo San Giacomo. Al momento, il Napoli continua a giocare a Fuorigrotta con il classico servizio a domanda individuale, vale a dire «con una richiesta di utilizzo della struttura 48 ore prima dell’evento». E, malgrado non ci sia una nuova convenzione, gestisce il terreno di gioco manutenendolo al costo di centinaia di migliaia di euro. D’altro canto l’ipotesi di costruire un nuovo stadio fuori dal cuor della città limiterebbe la possibilità di crescere finanziariamente proprio dove ci sono più potenzialità, appunto a Napoli.
L’ERBA DEI VICINI E’ SEMPRE PIU’ VERDE – Sono passati 6 anni dall’inaugurazione del nuovo stadio della Juventus chiamato “Juventus Stadium”. In questi giorni però le cose sono cambiate nella casa bianconera. La società di sport marketing francese Sportfive (oggi Lagardere Sports and Entarteinment) ha finalmente trovato un brand disposto a dare il nome allo stadio della società bianconera.
Si tratta di Allianz, il colosso tedesco delle assicurazioni che, oltre ad essere uno degli azionisti del Bayern Monaco, dà il proprio nome a ben 6 stadi in giro per il mondo. Dunque il nuovo nome sarà “Allianz Stadium”. Intitolare il proprio stadio con un nome di uno sponsor comporta dei risultati economici incredibili che garantiscono nuove entrate e quindi di conseguenza la crescita del fatturato della società.
IL GAP – Nel corso degli anni non sono mancate le voci che avrebbero visto l’entrata in scena di diversi sponsor importanti affinchè lo Stadio SanPaolo potesse essere acquistato dalla società. L’acquisizione comporterebbe una ristrutturazione, il pagamento regolare dei lavoratori oltre al fascino e al capitale economico di avere uno sponsor come Allianz o FlyEmirates ad esempio. L’infinita diatriba tra Luigi De Magistris e Aurelio De Laurentiis continuerà ancora ma il tempo stringe: il gap con la Juventus è da colmare il prima possibile per poterla raggiungere.
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