Suicidio nel carcere di Poggioreale: allarme sulle condizioni carcerarie
Pxhere.com

Suicidio nel carcere di Poggioreale: un detenuto di 34 anni ha deciso di togliersi la vita impiccandosi con un lenzuolo.
La tragedia è avvenuta nella serata di ieri, mercoledì 12 marzo 2025.
Gli agenti della polizia penitenziaria e il personale medico, accorsi tempestivamente, hanno tentato di rianimarlo senza successo.
La notizia, diffusa dal garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello, riaccende il dibattito sulle condizioni carcerarie e sul crescente numero di suicidi dietro le sbarre.
Suicidi in aumento: i numeri di un’emergenza
Suicidio nel carcere di Poggioreale: Si tratta del primo suicidio avvenuto in un carcere campano dall’inizio del 2025. L’ultimo caso era avvenuto il 7 gennaio presso la Rems di San Nicola Baronia, in provincia di Avellino.
A livello nazionale, il bilancio tracciato da Ciambriello evidenzia dati allarmanti. Dall’inizio dell’anno si contano 16 suicidi nelle carceri italiane e un totale di 46 decessi, di cui 19 ancora in attesa di accertamenti.
In Campania, le morti registrate negli istituti penitenziari sono quattro: due a Poggioreale, una a Secondigliano e una ad Avellino. Il quadro è aggravato dal confronto con i dati del 2024, quando i suicidi furono 83 e i decessi da accertare 18. Il fenomeno sembra destinato a intensificarsi, richiamando l’attenzione sulla necessità di interventi immediati.
Suicidio nel carcere di Poggioreale: richieste di intervento per le condizioni di detenzione
Il garante dei detenuti ha sottolineato come la situazione negli istituti di pena sia ormai insostenibile, con un evidente incremento del disagio psicologico e della sofferenza tra i reclusi. Il sovraffollamento e la carenza di supporto adeguato per i detenuti, in particolare per quelli alla prima esperienza carceraria, sono elementi chiave che contribuiscono all’aggravarsi del problema.
“Non è accettabile il silenzio delle autorità competenti e del Governo italiano di fronte a questa emergenza – ha dichiarato Ciambriello -. Servono risposte concrete, sia per affrontare il sovraffollamento sia per garantire un supporto psicologico ai detenuti più vulnerabili. Il numero di suicidi raddoppiato rispetto allo scorso anno dimostra che le misure adottate finora sono insufficienti.”
L’appello alle istituzioni
Di fronte a una crisi sempre più evidente, Ciambriello ha sollecitato un intervento strutturale che includa la presenza di figure di sostegno all’interno degli istituti penitenziari, con particolare attenzione per i detenuti al primo ingresso. Il carcere di Poggioreale, già noto per le sue criticità legate al sovraffollamento e alle condizioni igienico-sanitarie, diventa ancora una volta simbolo di una realtà penitenziaria italiana in affanno.
Suicidio nel carcere di Poggioreale: L’estremo gesto del 34enne rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme su un sistema carcerario che fatica a garantire condizioni di vita dignitose e adeguato supporto ai detenuti.
Il ripetersi e l’intensificarsi di questi tragici episodi segna un fallimento non solo delle istituzioni penitenziarie, ma dell’intera società.
Se ti è interessato l’articolo, potresti leggere anche : Suicidio detenuto Avellino: medico assolto dopo quasi 8 anni
ARTICOLO PRECEDENTE
Raf in concerto a Torre del Greco: una doppia estate musicale
ARTICOLO SUCCESSIVO
Terremoto Campi Flegrei, De Luca: “struttura fissa nella ex base Nato”