Dichiarazioni di ADL su Spalletti: la reazione del CT della nazionale
Spalletti reagisce così alle dichiarazioni della conferenza stampa di ADL avvenuta ieri
ADL SPALLETTI REAZIONE – Come ben si sa, nella giornata di ieri, il presidente Aurelio De Laurentiis ha rilasciato numerose dichiarazioni al Konami Training Center circa alcuni elementi che non sono stati svelati dall’inizio del campionato.
ADL d’avanti ai giornalisti ha parlato anche del rapporto con Luciano Spalletti, ex allenatore azzurro e attuale CT della nazionale italiana. L’allenatore toscano non ha fatto scena muta. Il Mattino ha rivelato la sua reazione.
La reazione di Spalletti alle parole di ADL
Alla domanda su Luciano Spalletti in conferenza stampa avvenuta ieri, il presidente ha dichiarato quanto segue: “Molti di voi si sono chiesti perché mi sia mosso tardi per cercare l’allenatore: quando cerchi qualcuno, hai anche qualcuno che può non essere interessato. Non mi davo per vinto, volevo trovare una modalità per trattenere giuridicamente, ed era un mio diritto, ma anche amichevolmente Spalletti. Mi venne anche il dubbio che Gravina l’avesse già contattato, ma i dubbi sono dubbi e senza prove lasciano il tempo che trovano. Qual è stato il mio errore? Avrei potuto dire, ho esercitato l’opzione e tu rimani, poi andavamo allo scontro frontale e saremmo andati in causa: dovevo tenere il punto fermo, se hai vinto lo scudetto e dici di amare la città non credo che con semplicità possa cambiare, altrimenti fai pensare che non credi più nel gruppo“.
Il Mattino ha riportato la reazione del CT della Nazionale alle dichiarazioni di De Laurentiis. Ecco quello che è trapelato:
“Sussurri dalla Figc sui presunti contatti già a maggio con Spalletti, ipotizzati da De Laurentiis, tra lo stupore e il fastidio. Nei corridoi di via Allegri respingono con decisione i “cattivi pensieri” del presidente del Napoli su Gravina. «È una ricostruzione fantascientifica». D’altronde, basta vedere come sono andate le cose: l’ennesimo fallimento dell’Italia in Nation League è di giugno, Mancini rassegna le sue dimissioni a Ferragosto. Insomma, cattivi pensieri e solo quelli. Trattati come dei reietti, Luciano e Rudi. Il ct di Certaldo non ha alcuna voglia di tornare indietro nel racconto. Ha sempre gettato acqua nel fuoco, ha sempre glissato, evitato, sopportato. leri, al termine della visita ad Appiano Gentile, ha ricordato la battuta fatta sul rapporto con De Laurentiis dopo la cerimonia della cittadinanza onoraria al Maschio Angioino: «È un film del terrore…».
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