Esplosione in Vico Vicaria: gli aggiornamenti
Quattro feriti in prognosi riservata e un uomo in imminente pericolo di vita: è questo il bilancio all’indomani della deflagrazione in vico Vicaria, che ha provocato la morte di una donna la scorsa notte
[ads1] Drammatiche notizie giungono dall’Ospedale Cardarelli di Napoli, dopo la grave esplosione, dovuta a una fuga di gas, verificatasi ieri in vico Vicaria. Tre extracomunitari, tra cui una donna, hanno riportato ustioni di diverse estensioni ed entità, mentre il quarto ferito presenta ustioni sul 90% del corpo e sembrerebbe in condizioni decisamente allarmanti. Al momento i coinvolti, tutti di origine nigeriana, sono ricoverati nel reparto di Anestesia e Rianimazione Grandi Ustioni dell’ospedale Cardarelli.
Tutti i feriti hanno riportato ferite in svariate parti del corpo e in questi primi giorni i 4 pazienti saranno sottoposti a terapie rianimatorie ed esami tac per monitorare le condizioni degli organi interni.
L’unica persona coinvolta nell’esplosione rimasta miracolata è Salvatore Ramone, il 41enne napoletano che abitava in uno dei bassi colpiti. «Ho sentito una botta violentissima e mi è crollato tutto addosso. Quando sono uscito dalla casa sventrata ho visto i vicini a terra, senza pelle che urlavano ed è stata una scena orribile quasi irreale», racconta Salvatore. L’uomo infatti è stato ricoperto dalle macerie, senza però riportare alcun danno fisico. La sua abitazione, di fatto, è andata completamente distrutta. «Stanotte non so dove e come potrò ripararmi visto che non ho più nulla e non posso permettermi di andare a dormire da qualche parte perché non ho un lavoro stabile. Faccio appello al Sindaco, alle associazioni a chiunque possa ospitarmi». All’appello di Salvatore si aggiunge quello di Armando Coppola, presidente della quarta Municipalità, che ha sottolineato «la situazione di emergenza che richiede un aiuto straordinario da parte del Comune». Anche Padre Carmine Amore, della vicina Chiesa di Santa Caterina a Formiello, sottoscrive «l’urgenza di intervenire per non aggiungere altra sofferenza e dolore ad un evento già drammatico».
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