A Napoli esiste il centro “Oltre la violenza” dedicato a uomini violenti
Il centro è dedicato a uomini che hanno commesso reati di violenza domestica, sessuale, stalking e revenge porn. La lista d'attesa dura fino a dicembre 2024
NAPOLI OLTRE LA VIOLENZA – Esiste da ben dieci anni e ha liste d’attesa fino a dicembre 2024. Si tratta del centro chiamato “Oltre la violenza” dedicato ad autori di reati legati alla violenza domestica, sessuale, allo stalking e al revenge porn.
Al momento sono inseriti una quarantina di uomini che hanno intrapreso questo percorso, ma ci sono liste d’attesa lunghe fino a dicembre dell’anno successivo. Il centro si trova all’interno dell’Asl Napoli 1 in Piazza Nazionale coordinato dalla dottoressa Antonella Bozzaotra.
Napoli e il centro “Oltre la violenza”: a chi è dedicato?
Coloro che partecipano a questo percorso sono padri condannati per reati legati alla violenza domestica e di genere, obbligati da un giudice ad un percorso di fuoriuscita dalle condotte violente. Pochissimi sono quelli che, da quando il servizio è attivo, decidono di intraprendere questo percorso spontaneamente.
La dottoressa Bozzaotra ci tiene però a sottolineare una cosa: “Qualcuno per la verità c’è. Il lavoro che facciamo ormai è conosciuto e riconosciuto. E c’è anche chi chiede di proseguire il percorso una volta terminato il periodo obbligatorio. Ma sicuramente la maggior parte degli uomini vengono solo perché costretti”
I percorsi sono previsti dallo stesso Codice Rosso, il quale prevedete in alcuni casi la sospensione della pena se il condannato prende parte a specifici percorsi di recupero, presso enti o associazioni che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica e recupero di soggetti condannati per violenza domestica e di genere.
La parte difficile del percorso
La dottoressa racconta: “Iniziamo con dei colloqui individuali per poi passare ad un percorso di gruppo. Spesso abbiamo a che fare con uomini che non riconoscono di aver commesso una violenza, e questa è la parte più difficile del nostro lavoro che, in alcuni casi, rende impossibile qualsiasi intervento.”
La dottoressa ci tiene a sottolineare che esistono molteplici forme di violenza: “La violenza assume tante forme quella fisica, quella che diventa oggetto di casi di cronaca terribili, è solo la punta dell’Iceberg. Poi ci sono la violenza psicologica e quella economica, che spesso partono prima e continuano anche dopo quella fisica. Si tratta di una violenza più difficile da riconoscere a cui spesso ci si abitua e che quindi si tende a normalizzare”
Poi continua: “L’ammissione delle proprie responsabilità è il primo passo necessario, così come è fondamentale la messa in discussione solo arrivati a quel punto è possibile iniziare un lavoro”
Il centro per uomini violenti è necessario e importante, ma questo non basta. Infatti la dottoressa spiega alla fine: “Molto spesso con le prescrizioni che ci sono da parte dei giudici, di nove, sei o di tre mesi in un anno, non si arriva da nessuna parte”.
Fonte: Fanpage.it
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