Frana Ischia: ancora cinque dispersi a Casamicciola
Ancora cinque dispersi a Casamicciola: sull'isola si continua a scavare fango e macerie nei luoghi del disastro
FRANA ISCHIA-Si continua a scavare a Casamicciola tra fango e macerie alla ricerca degli ultimi cinque dispersi. Sette le vittime accertate, l’ultima delle quali un neonato di circa tre settimane di vita. Rinvenuto il suo corpicino dai soccorritori domenica pomeriggio.
Le squadre continuano a cercare, soprattutto nel punto in cui è stata trovata la bambina con il ragazzo. Molto probabile che in quel punto ci siano gli altri dispersi. E’ complicato perché quella zona si raggiunge solo a piedi. Non possono arrivare né mezzi né ruspe e neppure escavatori. ”Abbiamo cominciato a liberare le strade per consentire il passagio dei mezzi di soccorso, ma qui non riusciamo a usare bobcat o escavatori”, ha spiegato il capo della comunicazione dei Vigili del fuoco, Luca Cari.
Poi la testimonianza agghiacciante: “Abbiamo recuperato nella casa attaccata a monte una mamma con il neonato di 20 giorni, lo teneva stretto in braccio”.
Frana Ischia: “Si parla di sicurezza solo dopo le tragedie”
Dobbiamo prendere atto che il territorio è fragile. Noi abbiamo più del 94% dei nostri Comuni soggetti a frana. Hanno erosione costiera e rischio alluvione, con un’esposizione di popolazione elevatissima. E parliamo solo di rischio idrogeologico. Abbiamo più di 620mila frane censite, cioè conosciute. Abbiamo un territorio ampiamente sismico, in alcune aree e Regioni tutti i Comuni sono classificati con importanza sismica di rilievo. Dobbiamo prendere atto che la bellezza del nostro territorio viene scontata con la fragilità.
”Consapevolezza è il primo punto, che deve essere istituzionale in primo luogo con la gestione e le risorse sul dissesto, le attività di prevenzione in generale e poi come cittadini trovare il modo di essere più presenti e spingerli di più anche nella sensibilizzazione della politica, la politica raccoglie l’esigenza del cittadino”. Così dichiara il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. “Si parla di prevenzione solo durante le emergenze. Drammatico a tutti i livelli, oggi siamo qui a parlarne perché purtroppo c’è una tragedia.
Bisogna ampliare il tema della discussione anche quando non si vive un evento drammatico.
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