Il calcio nel suo Ventre: “Marco Reus, eterno protettore del muro giallo”
Ci sarebbe il bisogno di avere piú Marco Reus a questo mondo, simbolo del “die gelbe wand”. Il muro giallo del Borussia Dortmund.
Lui che ha visto partire tutti dalla sponda Dortmund, passando a quella Bavarese del Bayern: Lewandowski, Gotze ed Hummels, poi ritornato al Signal Iduna Park.
Lui che ha giurato eterna fedeltà al muro giallo e al Dortmund. Che nonostante i tanti, troppi infortuni, non ha mai smesso di mostrare il suo attaccamento alla maglia.
Marco ha saltato 3 competizioni con la Nazionale, nelle quali avrebbe potuto mostrare a tutti il suo talento. Estro, personalità genio e qualità. Questo è Marco Reus. Che per 1230 giorni è stato lontano dal campo, dal 2011 ad oggi a causa di numerosi infortuni. Un destino fragile, che costantemente gli presenta il conto.
Ad oggi sono 250 le presenze in giallonero, con 110 gol segnati, da Centrocampista. Un ragazzo di Dortmund, nato per proteggere il muro giallo; che in Germania rappresenta un’istituzione.
In un mondo che vira verso l’indifferenza, Reus é il simbolo che serve per capire i veri valori della vita. Uno di quelli che la maglia, la sente tatuata sul suo corpo; indelebilmente.
Marco Reus, eterno protettore del muro giallo.
Questo é “Il calcio nel suo Ventre”; un racconto di pancia, che da ascolto alle emozioni, con un pizzico di romanticismo e nostalgia. Perché non c’è nulla di piú romantico di un pallone che si insacca, accolto dal boato della curva.
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