Ravello – Il ritorno di Teodor Currentzis nella Città della Musica
La Musica che unisce, al Ravello Festival, propone un'eccellente esibizione del direttore Teodor Currentzis, unico concerto in Italia dopo la sua lunga assenza dal 2019
Ravello – Prosegue il Ravello Festival con un grande ritorno. Teodor Currentzis, uno dei più seguiti, idolatrati ma anche discussi direttori contemporanei, si esibirà all’Auditorium Oscar Niemeyer venerdì 19 agosto alle ore 20,00. Di ritorno dalle esibizioni al Festival di Salisburgo dal quale il direttore, greco di nascita e russo di adozione, in questi ultimi anni, ha avuto la sua definitiva consacrazione internazionale, imponendo le sue interpretazioni, sempre sorprendenti e stimolanti di un repertorio molto diversificato, come punto di riferimento imprescindibile nel mondo della musica e del teatro musicale contemporaneo. L’apparizione di Currentzis a Ravello sarà l’unico concerto in Italia dopo un’assenza di tre anni: rarissime sono le sue esibizioni nel nostro Paese.
Tra l’altro, è notizia di pochi giorni fa la fondazione da parte di Currentzis di “Utopia”, una nuova orchestra composta da 112 elementi, per lo più solisti e prime parti provenienti da 28 nazioni (Russia e Ucraina comprese) che, sostenuta da mecenati europei, debutterà in tournée nel prossimo autunno. “Si tratta di un’idea a lungo coltivata da un gran numero di musicisti provenienti da tutti gli angoli del mondo: unire le persone con un’idea musicale condivisa, per creare senza compromessi ciò che la nostra immaginazione musicale ci propone”. Ha spiegato Currentzis nella presentazione del progetto.
Progetto che sposa in pieno il concetto di “Musica che unisce”, dichiarato più volte da Alessio Vlad, direttore artistico del Ravello Festival.
Il programma proposto al Ravello Festival è profondamente simbolico: la Sinfonia n.14, meditazione sulla morte di Sostakovic, compositore grandissimo, che se da un lato è stato simbolo della prevaricazione e della violenza del potere stalinista sull’individuo, dall’altro è stato uno degli esponenti di primo piano nella diffusione della cultura russa nel mondo (voci soliste di Nadezhda Pavlova, soprano e Dmitry Ulyanov, basso) e Metamorphosen, Studio per 23 archi solisti di Richard Strauss, composizione terminata poco prima della caduta del III Reich. Strauss, dal ritiro di Garmisch, vedendo l’immagine della Staatsoper di Vienna, teatro dove erano state messe in scena molte delle sue opere, ridotta in macerie, per la violenta emozione ritrovò quelle forze che voleva fossero sopite. Un mese dopo, terminava Metamorphosen, composizione alla quale aggiunse la scritta “In memoriam” volendo, così, raffigurare la tragica visione delle grandi tradizioni musicali tedesche oramai avvolte nelle spire di un dissolvimento drammatico e inesorabilmente ineluttabile. Nella responsabilità di quella perdita irreparabile, Strauss accomunava vincitori e vinti in una tragedia comune a tutto il genere umano prendendo spunto da due versi di Lutero, “So ist der Leib zwar tot,/der Geist aber ist das Leben” (anche se il corpo è morto, lo spirito è vita) che volevano esprimere, nelle oscurità della Storia, anche un disperato messaggio di speranza rappresentato dalla forza della musica.
Venerdì 19 agosto ore 20,00
Ravello Auditorium Oscar Niemeyer
musicAeterna
Direttore Teodor Currentzis
Nadezhda Pavlova, soprano
Dmitry Ulyanov, basso
Posto unico € 50
Programma
Richard Strauss
Metamorphosen, studio per 23 archi solisti
Dmitry Shostakovich
Sinfonia n.14 in sol maggiore per soprano, basso, archi e percussioni, op.135
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