Discarica abusiva sequestrata a Barra
Il Reparto Tutela Ambientale della Polizia Municipale di Barra ha sequestrato una discarica abusiva di 18.000 metri quadrati a via Pini di Solimene a Barra, nei pressi dell’autostrada
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Importante sequestro nella lotta alle discariche clandestine a Barra, nella periferia Est di Napoli.
Su un’area di circa diciottomila metri quadrati adibita a discarica abusiva, sono stati infatti posti i sigilli da parte del Reparto Tutela Ambientale della Polizia Municipale, nell’ambito di una attività di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali.
La zona interessata al sequestro è quella di Via Pini di Solimene a Barra, sotto l’asse autostradale della A3 all’altezza dello svincolo per San Giorgio a Cremano.
L’area era di proprietà comunale e veniva gestita abusivamente da S.P. di anni 62 e dal figlio S.V. di anni 26, entrambi pregiudicati, ed era stata adibita ad attività di demolizione veicoli.
Quanto all’aspetto, l’intera zona della discarica abusiva si presentava colma di rifiuti speciali, sia al suolo che interrati: pneumatici fuori uso, carcasse di veicoli, di motocicli, plastiche, scarti di demolizioni edili, componenti meccanici di veicoli e persino amianto.
I soggetti operavano lo smontaggio di veicoli per ricavarne ricambi usati, e poi inviavano i resti della carcassa a rottamazione. Poi eseguivano le restanti attività di riparazione meccanica.
Nel degrado in cui vivevano, i pregiudicati avevano anche ospitato in uno dei locali una famiglia Rom di 5 persone e allevavano numerosi animali da cortile: capre, galline, cani, gatti e un cavallo.
Dalle ispezioni a vista nella discarica abusiva si sono potute contare ben 25 grosse lastre di amianto, circa 180 pneumatici fuori uso, decine di metri cubi di materiali edili, un grosso cumulo di asfalto, sette rottami di natanti e decine di altri veicoli in parte smontati.
Adesso l’intera area è stata sequestrata e posta nella disponibilità dell’Autorità Giudiziaria e Comunale per le azioni penali e amministrative e per l’avvio dell’iter di rimozione degli scarti e la bonifica previsti dal Codice dell’Ambiente di cui al D. lgs n°152/06, oltre ai reati di occupazione e danneggiamento di beni demaniali.
I due pregiudicati, intanto, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.
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