Terza ondata marzo, Bassetti: “prima di maggio non ne usciremo”

Terza ondata marzo – Parla il virologo Matteo Bassetti, direttore dell’Unità di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova

Terza ondata marzo – Matteo Bassetti, direttore dell’Unità di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, parla della possibile ripresa dei contagi a seguito dell’allentamento delle misure restrittive.

Da oggi, infatti, l’Italia è quasi “tutta gialla”: non ci sono più zone rosse. Come riportato da La Provincia di Sondrio, Bassetti dichiara: «Nelle aree in cui la situazione è migliore, bisogna dare un po’ di respiro, che non vuol dire “liberi tutti”, ma che consenta di dare una mano al commercio, alla scuola e ai luoghi di cultura. Abbiamo questo “sistema a colori” che mi pare stia funzionando. Credo sia giusto premiare chi ha lavorato meglio».

Riguardo una possibile terza ondata tra febbraio e marzo, così dice:

«Secondo me l’avremo, bisognerà solo vedere quanto sarà alta. Credo sia fisiologica per due motivi: la riapertura delle scuole porta a una crescita dell’Rt, con un possibile aumento dei contagi del 20% ed è un rischio che ci stiamo prendendo.

Dopodiché credo ci sia anche una correlazione con la stagione: l’anno scorso abbiamo avuto il picco intorno alla terza settimana di marzo, ed è probabile che nelle prossime 3-4 settimane avremo un nuovo incremento dei contagi».

Quando potrebbe finire? Non si possono fare previsioni certe, ma Bassetti conclude: «Credo almeno fino a maggio o giugno, finché almeno avremo messo in sicurezza gli ultraottantenni e una parte delle persone più fragili. In questo modo abbatteremo i decessi di almeno il 50 per cento e le ospedalizzazioni del 60-70.

Se saremo bravi con i vaccini che abbiamo, potremo ragionevolmente pensare di fare un’estate in tranquillità».

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