Gattuso, Napoli e Diego: le parole dopo la vittoria partenopea
Gattuso, al termine della gara di Europa League, ha parlato di Diego e della città di Napoli. “Sembra di vivere in Brasile, a Rio de Janeiro”
Gennaro Gattuso: l’uomo del Sud con la peculiarità di mostrarsi sempre combattivo, pronto a ringhiare – probabilmente il termine che rimanda, a tambur battente, alla sua figura e alla sua fame di determinazione – da sempre, sia in campo e sia a bordo campo, ha presentato un volto onesto e tenace.
Dunque, sempre pronto a dire la sua, senza mai farsi abbindolare dal farisaismo, Gattuso sta cercando di concretizzare traguardi e obiettivi all’ombra del Vesuvio. Dando la possibilità ai suoi di crescere attraverso un gioco non solo agonistico, ma principalmente di fiducia.
Dopo la vittoria contro il Rijeka in Europa League e l’amara scomparsa di Diego Armando Maradona, l’allenatore calabrese è intervenuto ai microfoni di Sky Sport.
LE DICHIARAZIONI DEL TECNICO AZZURRO
Il ricordo di Diego: “Ho tanti bei ricordi di Maradona, ho avuto la possibilità di parlare tante volte con Diego, di cenare due volte con lui. E’ morto, ma non morirà mai. Ha fatto tante cose straordinarie. Ha sbagliato nella vita privata, ma per quello che ha fatto resterà sempre vivo. Dispiace, già da ieri quando siamo andati in hotel si vedeva che la città respirava un’aria diversa. E’ stata una grande perdita, ma Diego non morirà mai. E’ una leggenda, di un altro pianeta. Gli avrei voluto dare qualche scarpata da giocatore…”, dice Gattuso.
Per un attimo la commozione nei suoi occhi, replica: “Rammarico? […] È andato a far compagnia a mia sorella.”
Sulla vittoria azzurra: “Le gare sono tutte difficili, anche se giochi con una squadra di Interregionale fai fatica. Oggi abbiamo fatto meglio di tre settimane fa, poi abbiamo sbagliato tanto. Ci aspettavano, abbiamo perso ritmo perché volevamo imbucare. Abbiamo sbagliato tanto, ci siamo intestarditi a palleggiare e imbucare ma abbiamo fatto meglio oggi che tre settimane fa”.
Sui calciatori e le voci di corridoio: “Sono state dette tante cose non vere, non litigo coi giocatori. Ai ragazzi rompo le scatole, si possono perdere le gare. Abbiamo fatto 11 partite, con 8 vittorie e 3 sconfitte. – Spiega Gattuso – Se qualcuno pensa che siamo il Barcellona o i Galacticos va bene: noi possiamo perdere, ma dobbiamo aiutarci e non mandarci a quel paese. Abbiamo potenziale enorme: ci stanno gli errori, ma dobbiamo dare la sensazione di crederci, di incitare i compagni”.
Napoli e il rapporto con El Pibe de Oro: “Già ieri si respirava un’aria diversa. Qui Diego non è stato quello che ha vinto due Scudetti e una Coppa uefa. Qui c’è l’orgoglio di aver visto Diego rappresentare la città. Vincevano Milano, Torino, ha fatto sognare un popolo intero. Tanti si chiamano Diego per onore suo. Qui se facciamo un sondaggio, è più importante Maradona di San Gennaro”.
Rino conclude la sua intervista parlando del suo rapporto con la città di Napoli:
“E’ una città particolare. Mi sembra di vivere in Brasile, sembra Rio de Janeiro. Qui c’è sempre odore di mangiare, temperatura incredibile, non sembra di stare in Italia ma in Brasile. La gente si somiglia: sono tanti anni che sto al Nord ma sono terrone dentro, mi sento a mio agio qui“.
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