Delivery di droga durante il lockdown
La droga era consegnata porta a porta – modello delivery – durante il lockdown. Il reddito di cittadinanza per pagare la merce
La droga era consegnata con delivery durante il lockdown.
Gli spacciatori si erano organizzati e facevano recapitare la merce direttamente al proprio domicilio.
Questa è la notizia divulgata da Fanpage, che vede 19 misure cautelari nella provincia di Avellino.
Gli spacciatori avevano anche escogitato il pagamento con reddito di cittadinanza, considerato il momento di grande difficoltà economica.
L’operazione chiamata Delivery, che ha impegnato circa 150 militari, ha come protagonista una banda molto ben organizzata, che vendeva la merce sia al dettaglio che all’ingrosso.
Inoltre le partite di cocaina, marijuana e hashish, venivano vendute non solo ad Avellino e provincia -sede degli spacciatori- ma anche nel napoletano e nel salernitano.
I militari hanno tenuto sotto controllo gli andamenti del traffico di droga.
Durante il periodo di chiusura delle attività, con una ridotta mobilità delle persone, lo smercio si era completamente innovato. Se la gente non poteva raggiungere la droga, era la droga a raggiungere le persone fin dentro la propria abitazione.
I 19 indagati, ora sotto misure cautelari, sono accusati di detenzione, produzione e spaccio di sostanze stupefacenti, oltre che di estorsione.
Nell’ambito delle indagini Delivery si sono individuati anche 3 laboratori di produzione di crack.
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