22 Settembre 2015

Erri De Luca, chiesti 8 mesi di reclusione dai PM

Durante l’ultimo processo, al noto scrittore napoletano Erri De Luca, i pubblici ministeri hanno richiesto una condanna di otto mesi per istigazione a delinquere

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“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.” Art 21 della Costituzione Italiana

Così recita la nostra amata costituzione, uno dei diritti primari dell’uomo è la libertà di pensiero e parola. A quanto pare, però, per Erri De Luca questa cosa non vale. Ebbene sì, il rinomato scrittore napoletano, ha visto riaprirsi ieri il processo che l’accusa d’istigazione a delinquere per le dichiarazioni rilasciate al giornale Huffingtonpost sul sabotaggio della TAV.

I pubblici ministeri di Torino Antonio Rinaudo e Andrea Padalino hanno chiesto, per il celebre scrittore napoletano,  una condanna a 8 mesi di detenzione“La Tav va sabotata. Ecco perché le cesoie servivano: sono utili a tagliare le reti. Nessun terrorismo.” Le dichiarazioni di Erri, rilasciate nel 2013, sono state interpretate no come manifestazione di libero pensiero ma, secondo i pm, queste sarebbero servite soltanto ad istigare il popolo al sabotaggio.

Erri De Luca

Erri De Luca

Non gli sono mancate le parole ieri, infatti De Luca ha cosi commentato la richiesta dei PM: Mi sarei aspettato il massimo della pena, invece sono stupito della differenza tra gli argomenti prodotti dall’accusa e un’entità tanto esigua della richiesta. Non sono un martire, non sono vittima, non uno cui è caduta una tegola in testa passeggiando, sono solo testimone di una volontà di censura della parola.”

Erri De LucaIntanto, in attesa della sentenza del 19 ottobre, sui social network, in particolar modo su Twitter, centinaia di persone si uniscono allo scrittore con l’hashtag #IoStoConErri.

Tra i tanti messaggi di solidarietà ci sono anche quello del sindaco di Napoli Luigi De Magistris e del presidente di Emergency, Cecilia Strada, che hanno voluto esprimere il loro sostegno allo scrittore.

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