24 Aprile 2020

25 Aprile è la liberazione d’Italia – Napoli e la retrovia della Grande guerra

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25 Aprile – La seconda storia sulla liberazione d’Italia parla delle “signorine” donne vendute per sesso agli alleati…

25 Aprile – Come abbiamo raccontato nella prima storia, la situazione della città di Napoli anche dopo l’arrivo degli alleati era tutt’altro che sicura.

In città si ammassavano quotidianamente truppe di ogni nazionalità (inglesi, francesi, algerini, canadesi, brasiliani, neo-zelandesi) e la convivenza tra questi e il popolo napoletano era diventata una bomba ad olorogeria.

Come se non bastasse l’arrivo di migliaia di soldati, fece esplodere il fenomeno della prostituzione.

Fenomeno che mostrò ai napoletani cosa volesse dire prendere parte ad una guerra e diventarne una “retrovia”.

Forse il conto più salato fu pagato proprio dalle donne, vittime di stupri vendute ai militari per dar da sfamare alla famiglia.

Donne e bambini disposti a tutto pur di sopravvivere.

Le prostitute a Napoli sono migliaia e i soldati le chiamano “signorine“.

Madri di famiglia, donne anziane, bambine.

La prostituzione è illegale ma solo perché dannosa per gli uomini.

Storica ed esemplare è la sentenza di G.E. ragazza di 18 anni che la storica Gloria Chianese ha ritrovato nell’archivio di stato di Napoli:

“Nella sua casa la polizia la sorprese nel mentre si prostituiva con cinque militari americani e rinveniva ben 5 preservativi usati.

Ciò induce a ritenere che l’attività dell’appellante, rappresenti un grave rischio per l’integrità e la sanità del sesso maschile ed è quindi perseguibile a tutti gli effetti di legge”.

Aumentano dunque le malattie veneree.

Per strada e vicino le case fioriscono cartelli con scritto “off limits” e “out of bounds”.

Il contagio è così diffuso che alcuni militari pensano di sfruttare a proprio vantaggio: far passare la linea nemica alle donne contagiate per diffondere le malattie tra i nemici.

Un’idea davvero stupida che per fortuna non avrà mai origine.

Ma le malattie diffuse dalle prostitute in realtà hanno origine proprio nei soldati venuti dalle campagne in Africa.

Almeno 50.000 donne si prostituirono a Napoli in questi anni.

Ma non saranno tutte napoletane.

L’avanzata delle truppe verso nord porterà ad un progressivo spostamento anche delle donne che seguiranno i contingenti militari.

Ne è un esempio Livorno con la pineta di Tombolo, che diventerà di fatto, la città delle signorine.

Per fortuna però alle storie di violenza si aggiunsero anche quelle d’amore…

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25 Aprile è la liberazione d’Italia – L’amore può “liberare” il mondo

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