18 Marzo 2016

Enzo Cannavale, 5 anni senza il pulcinella che recitò con Mario Merola

Il 18 marzo 2011 moriva Enzo Cannavale, attore teatrale e cinematografico, grande maschera della città di Napoli.

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Enzo Cannavale è nato a Castellamare di Stabia, il 5 aprile 1928, proprio nel giorno i cui i napoletani celebrano la ricorrenza onomastica di S. Vincenzo. Cresciuto in una famiglia modesta soprattutto numerosa (Primo di quattro fratelli) attira l’attenzione del grandissimo attore e drammaturgo Eduardo De Filippo che fa la sua conoscenza presso l’Ospedale Militare di Napoli, dove Enzo Cannavale era impiegato.

Quell’incontro si palesa immediatamente come output di una soddisfacente carriera teatrale al canto di Eduardo, maestro della risata “amara” napoletana. Il successo a teatro arriva soprattutto con le commedie: “Fortunato…!” , “Miseria e nobiltà” e “La festa di Montevergine” che eleggono Cannavale volto convincente e coinvolgente del repertorio Scarpettiano-Eduardiano.

Ben presto anche il cinema si accorge della brillante personalità di Enzo Cannavale e gli anni settanta e ottanta si rivelano d’oro per l’attore, spesso in coppia con il simpatico Franco Lechner, meglio noto come Bombolo. Il 1982 è un anno importante, poiché nell’immaginario collettivo partenopeo, Cannavale finisce per coincidere con la maschera più famosa della cultura napoletana, Pulcinella, grazie al ruolo ricoperto nel film “Giuramento” al fianco dell’attore e cantante Mario Merola.

Un impegno cinematografico che già in fase di sceneggiatura regalò all’attore non poche preoccupazioni, infatti fu lo stesso Cannavale a dichiarare che “Pulcinella è una maschera troppo particolare, nel tono della voce ha tutto il suo significato. Ruolo complicato da interpretare”. La celebrità televisiva arriva con la preziosa collaborazione artistica con Bud Spencer nella serie di successo Steno Piedone.

Nel corso della sua carriera Enzo Cannavale ha dimostrato eccletticità e poliedriche capacità attoriali, distaccandosi dalla fastidiosa etichetta di semplice caratterista e caricaturista, non a caso nel 1988 gli viene assegnato il Nastro d’Argento al migliore attore non protagonista, per l’interpretazione di Alfonso Caputo nel film di Luciano De Crescenzo “32 Dicembre”.

Nello stesso anno ha l’onore di recitare in “Nuovo cinema Paradiso” pellicola cult di Giuseppe Tornatore vincitore nel 1989 della statuetta per il miglior film straniero. Nel 1994  in occasione della morte di Massimo Troisi, Enzo Cannavale (che aveva recitato con Troisi in “Le vie del Signore sono infinite”) dichiarò di identificarsi con l’attore della Smorfia, a causa dei cosiddetti “falsi risi”  molto spesso tormento degli attori comici:

“Peccato sia morto così presto, chissà che risultati avrebbe raggiunto. Un talento infinito, pari alla sua gentilezza. Io rido molto poco e non perché ci sia la legge che vuole i comici vittime della malinconia. Ma Troisi era di un altro livello: le sue pause, le ripetizioni, la lentezza”.

Enzo Cannavale

Enzo Cannavale con Massimo Troisi (Le vie del Signore sono infinite, 1987)

Enzo Cannavale morirà il 18 marzo 2011 all’età di 82 anni in seguito ad un arresto cardiaco.

Cannavale ha trascorso gran parte della sua vita a Napoli e a noi di Zon.it piace ricordarlo con questa citazione che lo rende tutt’ora presente e vivo, non solo nella mente dei napoletani, ma nelle strade della città, quelle stesse calcate dall’indimenticabile e malinconico “Pulcinella di Castellamare di Stabia”.

“Si può dire che sono nato a via Roma 205, nell’anno in cui si costruì la funicolare centrale, e non ho mai voluto lasciare Napoli. Potrei camminarci a occhi serrati e non sbagliare mezzo passo. Ho vissuto fino in fondo tutti i momenti belli e brutti che hanno attraversato la nostra città”.

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