Violenza domestica, picchiò quasi a morte la compagna: condannato
Risale al primo maggio del 2021, l’episodio di violenza domestica che ridusse una donna in fin di vita a causa dell’efferata aggressione del compagno
Calci, pugni, schiaffi, spintoni: così Salvatore Celano, 45enne, ridusse in fin di vita la sua compagna il primo maggio del 2021. Oggi, l’uomo è stato condannato a 14 anni di carcere dal gup del Tribunale di Termini Imerse, Palermo Claudio Bencivinni. A quasi due anni da quell’aggressione, la donna, 40enne di Pavia, cammina con il tutore ed è costretta ad essere cambiata ed imboccata. Gravissimi i danni cerebrali – irreversibili – riportati in seguito alla violenta aggressione del compagno. La donna, poco dopo il ricovero in ospedale, con una seria emorragia cerebrale in atto, raccontò ai medici di essere caduta dalle scale. I sanitari, però, non convinti dalla versione, allertarono i carabinieri, i quali, l termine delle indagini del caso, hanno ricostruito la vicenda, scoprendo una verità ben diversa dal racconto della vittima. I due vivevano insieme, e a condividere l’appartamento c’era anche lo zio malato dell’uomo: la donna non fu portata in ospedale subito dopo l’agggressione, ma con 48 ore circa di ritardo, la notte del 2 maggio, di fronte all’aggravarsi delle sue condizioni. Come riportato dai colleghi de Il Meridiano News, secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dalla pm di Termini Imerese Elvira Cuti, l’uomo avrebbe maltrattato la sua compagna per anni, prima del violento episodio risalente al primo maggio 2021. A dimostrare l’atteggiamento minaccioso dell’uomo, alcune conversazioni whatsapp dal contenuto violento ed aggressivo.
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