Vincenzo De Luca infuriato in conferenza stampa
Vincenzo De Luca su tutte le furie in conferenza stampa. “Napoli e la Campania denigrate, bisognava chiudere tutto”
LE DICHIARAZIONI DI VINCENZO DE LUCA – Riportiamo di seguito la conferenza stampa del Presidente della Regione Campania:
C’era molta gente che si aspettava una diversa collocazione della Regione Campania. Premesso che a me le classificazioni non fanno nè caldo nè freddo, noi lavoreremo sugli obiettivi da perseguire in Campania. Per quasi due mesi la Campania ha subito una aggressione mediatica: giornali e tv hanno descritto falsità, per mesi abbiamo assistito a campagne scandalistiche e interviste con uomini mascherati, ancora oggi c’è qualche amministratore campano che va in tv per parlare male di Napoli e della Campania.
Si tratta di amministratori che magari non hanno fatto nulla nè alzato un dito per contenere il contagio. Questi soggetti vengono utilizzati per parlare male della Campania, ma il gioco è diventato noioso. Napoli e la Campania non possono esser lodate, devono esser per forza il degrado e il disastro. Siamo spiacenti, ma non è andata così. Io vorrei lanciare un appello ai nostri concittadini all’orgoglio, all’unità e alla responsabilità, di orgoglio per il lavoro che stiamo facendo: stiamo assistendo all’ennesimo miracolo campano.
Due le linee per affrontare il Covid: prevenzione e misure parziali che seguivano il contagio. Quando ho detto che la Campania segue la sua linea è perché noi abbiamo scelto da sempre la linea delle prevenzione. Siccome siamo quelli più a rischio per densità abitativa, dobbiamo arrivare con più rigore degli altri se vogliamo salvarci: non dobbiamo aspettare l’esplosione del contagio, ma intervenire prima. So che è più difficile, ma è proprio lì che bisogna attuare restrizioni. Sulla base di questa linea abbiamo fatto controlli obbligatori dal 12 agosto per chi rientrava dall’estero, chiusa la didattica in presenza prima di altri, assunto limitazioni per la mobilità tra le province, anticipata la campagna di vaccinazioni: noi coerentemente abbiamo fatto una scelta per salvarci e andremo avanti su questa linea. Il governo segue una linea di proporzionalità, cioè man mano che cresce il contagio prendiamo misure restrittive. Io credo non sia efficace, avrei preferito una linea unitaria di rigore per tutto il Paese, la chiusura di un mese di tutto perché questo ci avrebbe aiutato a frenare il contagio.
Oggi si corre ai ripari, ma avendo perduto settimane di tempo prezioso. Perché bloccare solo oggi la didattica in presenza a livello nazionale? Si poteva e doveva far prima perché vi erano tutte le ragioni per comprendere che i 2 vettori di trasmissione del contagio sono le scuole e gli assembramenti notturni.
I DATI SPIEGATI DAL GOVERNATORE, VINCENZO DE LUCA. Il governo e il ministro della salute ragionano sui numeri: bene, in Campania oggi 1600 ricoveri. Se avessimo avuto le percentuali della Lombardia, avremmo dovuto avere più di 3000 ricoveri ospedalieri. Oggi soltanto il 28-29% delle terapie intensive è occupato. Quanto alle persone decedute si registrano in totale 18000 deceduti in Lombardia, 4520 in Piemonte, 756 in Campania: siamo quelli col tasso di mortalità più basso in Italia.
I dati parlano chiaro, ma non dobbiamo consolarci -afferma Vincenzo De Luca – dobbiamo essere ancora più determinati sulla linea del rigore e del contenimento del contagio. Quando faccio appello al nostro orgoglio è perché questi risultati sono stati attenuti con grande sacrificio pur avendo 20000 dipendenti in meno (Lombardia 100000 dipendenti nella sanità, Campania 43000, Veneto 59000, Emilia Romagna 58000, Piemonte 55000). Un ringraziamento va rivolto al nostro personale sanitario, che sta compiendo un vero e proprio miracolo. Abbiamo peraltro raddoppiato i posti di terapia intensiva, li attiveremo man mano, ma i posti disponibili sono 600 rispetto a 174 ricoveri attuali.
Chi non è in zona rossa corre il rischio di dover chiudere tutto tra Natale e Capodanno. Dobbiamo esser ancora più attenti o rischiamo di chiudere tra un mese e, nella peggiore ipotesi di entrare nella zona rossa tra una settimana.
LA SCUOLA
Avremmo dovuto fare una sola battaglia: quella per avere l’approvazione dei congedi parentali per le mamme lavoratrici dipendenti e il bonus baby sitter per le lavoratrici autonome. L’unica regione che ha fatto una proposta scritta è stata la Campania. I dati dei contagi nelle scuole, peraltro, sono alquanto preoccupanti: quando ci si trova dinanzi a questi dati si è obbligati a far scelte di responsabilità. Ci può essere una mamma che manda il figlio a scuola in condizioni peggiori? La battaglia da fare non è riaprire, ma mettere in sicurezza le scuole e chiedere al Governo di approvare le nostre proposte.
I DATI DI OGGI IN CAMPANIA DIFFUSI DA VINCENZO DE LUCA
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