16 Ottobre 2015

Verso Napoli – Fiorentina, come arrivano le due squadre

Verso Napoli-Fiorentina: Sarri contro Sousa, Higuain e Kalinic. Poi Insigne e Ilicic, ecco come arrivano le due squadre più in forma del momento

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Dopo la pausa per le Nazionali la Serie A è pronta a tornare in campo così come gli ultras partenopei al San Paolo. Dopo la vittoria schiacciante a San Siro contro il Milan, il Napoli di Sarri vuole replicare a Fuorigrotta contro la capolista Fiorentina.

Fioretina

Prima volta contro la Fiorentina per Maurizio Sarri sulla panchina del Napoli

QUI NAPOLI. Le prestazioni degli azzurri non potrebbero andare meglio. Infatti, un solo gol subito nelle ultime sei partite (Europa League inclusa) e ben 18 realizzati. Adesso il Napoli piace mettendo in mostra un bel calcio da vedere. Reina dimostra sempre di essere una sicurezza e leader in campo e fuori. La piazza partenopea, a quanto pare, ha dimenticato i tanti gol subiti della scorsa stagione con Benitez. La difesa ha trovato il suo equilibrio grazie a Koulibaly che sembra un gigante e Albiol è tornato a essere più sicuro. Hysaj a destra è inamovibile mentre Ghoulam è in continua crescita. A centrocampo Allan, Jorginho e Hamsik funzionano alla grande. Il regista brasiliano si sta candidando, meritatamente, al trono lasciato libero da Pirlo. Poi c’è l’attacco che non ha rivali: Higuain e Insigne segnano con costanza. Callejon, a secco, è irrinunciabile. Sarri, invece, è l’uomo del momento: ha conquistato tutti dai giocatori ai tifosi e a De Laurentiis. Solo qualche settimana fa c’era molto scetticismo. Infine la società è l’unico punto buio di questo Napoli quasi perfetto. De Laurentiis è adirato con l’amministrazione comunale per la questione stadio visto che la convenzione per il San Paolo è scaduta. Domenica la società dovrà prendere in affitto il campo per una singola giornata.

 

Fiorentina

Sousa, tecnico della Fiorentina, affronta per la prima volta il Napoli in Serie A

QUI FIORENTINA. La Viola è capolista e ha mostrato di attraversare un ottimo stato di forma. Sei vittorie su sette gare e la piazza di Firenze inizia a sognare. Tatarusanu, poi, è il portiere meno battuto di tutta la Serie A avendo tenuto inviolata la sua porta in ben cinque occasioni. La difesa ha visto la conferma a livelli altissimi di Gonzalo Rodriguez, coadiuvato da Astori, Roncaglia e Tomovic. Ma il vero protagonista della rivoluzione di Sousa è l’esterno Marcos Alonso, da molti rivalutato come il top player della retroguardia viola. Invece, Il centrocampo ha trovato Badelj, giocatore dai piedi buoni con cervello e visione di gioco, e Vecino, elemento che mette dinamismo e molta intensità. Non si può, però, dimenticare il vero leader della squadra: lo spagnolo Borja Valero. Dall’arrivo di Sousa l’attacco viola sembra aver trovato il suo equilibrio. Il tecnico ha variato tantissimo trovando sempre risposte nonostante  il continuo turnover. La punta di diamante è Kalinic, l’attaccante è in una forma strepitosa. Sousa, dal canto suo, ha subito conquistato tutti senza mai cancellare il lavoro, ottimo, fatto dal suo predecessore Montella. La piazza, così come la società, non può chiedergli di più. Come a Napoli, anche a Firenze l’aspetto società è l’unico elemento buio. Della Valle ci mette anima e soldi nella Fiorentina e il feeling con la piazza c’è, ma solo in parte. Ma se i risultati continuassero a essere questi, potrebbe concretizzarsi a bene il totale riavvicinamento delle due parti.

UOMINI CHIAVE. Per il Napoli, Insigne potrebbe essere l’uomo in più ma Higuain è in forma. Reina potrebbe essere l’incubo dell’attacco viola. Per la Fiorentina Borja Valero è il leader silenzioso in grado di mettere la sua firma in ogni momento ma Kalinic ha dimostrato cinismo così come Ilicic. Tatarusanu e Rodriguez sono due dighe a difesa ma attenzione all’utilizzo di Pepito Rossi.

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