23 Maggio 2022

Vaiolo delle scimmie, Burioni: “Diverso dal Covid, esiste già il vaccino”

Vaiolo delle scimmie, Burioni a “Che Tempo che Fa”: “E’ bene sottolineare la differenza col Covid. Per il vaiolo esiste già un vaccino”

Covid e vaiolo delle scimmie, questi i due temi affrontati ieri sera a “Che tempo che fa” dal virologo pesarese Roberto Burioni e dal presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli.

Si è discusso a lungo del vaiolo, la malattia apparsa in Italia che sta destando non pochi timori. “Non ci sono al momento elementi di particolare preoccupazione – ha affermato Locatelli- ovviamente la situazione va monitorata”.

Burioni, invece, ha evidenziato le differenze tra questa malattia e il Covid: “Innanzitutto è bene sottolineare la differenza col Covid: qui si tratta di un virus non totalmente sconosciuto come è stato nel caso del Covid e per questo di un ‘cugino’ molto meno pericoloso del primo. Per il vaiolo delle scimmie esiste infatti già un vaccino, lo stesso grazie al quale abbiamo debellato il vaiolo già dal 1981”.

“Il vaccino contro il vaiolo – ha continuato Burioni – protegge quindi si pensa anche da quello delle scimmie. Quello che si cercherà di capire nei prossimi giorni è se ci troviamo o meno davanti a una variante del primo”.

La buona notizia, ha specificato il virologo, è che questo virus non si trasmette con grande facilità: necessita, per quello che sappiamo fino ad ora, di contatti ravvicinati.

“Insomma – ha concluso Burioni – gran parte della popolazione è già vaccinata contro questo virus e seconda buona notizia, il ceppo che sta circolando in Europa sarebbe comunque quello meno pericoloso. La cattiva notizia sta nel fatto che certamente i casi nel nostro Paese sono un numero maggiore di quelli registrati fino ad oggi ed è per questo necessario interrompere attraverso il monitoraggio la catena del contagio”.

 

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