8 Aprile 2021

Vaccini e criminalità organizzata: troppi vaccinati nella categoria “altro”

Fonte foto: Profilo Facebook Nicola Morra

vaccini e criminalità organizzata

Lista dei vaccinati, la Commissione Antimafia nota numeri inverosimili. Si sospetta una relazione tra vaccini e criminalità organizzata

Vaccini e criminalità organizzata: anche il rimedio anti-covid toccato dalla mafia. O almeno sembrerebbe così, considerando un numero troppo alto di vaccinati della cosiddetta categoria “Altro” in alcune regioni.

Lo ha segnalato il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Nicola Morra sulla sua pagina Facebook. “Insieme al collega Paolo Lattanzio, coordinatore in Commissione antimafia del Comitato sulla prevenzione e repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l’emergenza sanitaria, avanzeremo richiesta degli elenchi dei nominativi vaccinati ricadenti nella categoria “altro” che in Sicilia, Calabria, Campania e Valle d’Aosta risultano avere numeri ben maggiori rispetto alla media nazionale ha affermato.

Credo che gli italiani abbiano il diritto di sapere se è tutto nella norma o se ci sono zone d’Italia in cui si sono fatti passare avanti alcuni soggetti, a scapito di chi aveva il diritto di essere vaccinato prima. E credo che sia dovere dello Stato fare una verifica su un dato così anomalo” ha continuato, sottolineando la gravità del problema.

“Anche la Commissione regionale antindrangheta calabrese si è riunita per discutere riguardo le “metodologie utilizzate per la somministrazione di siero ad ‘altre’ categorie”, in Regione si è provato a capire se dietro le circa 86 mila vaccinazioni ascritte alla categoria ‘altro’ si possano nascondere persone non aventi diritto” aggiunge. Da questo, dunque, la possibile correlazione tra vaccini e criminalità organizzata.

Si attendono ulteriori aggiornamenti sul caso, che Morra ha definito “ormai molto diffuso”.

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