22 Febbraio 2017

“Tutte le storie del mondo”, l’attesa è quasi finita

Tutte le storie del mondo

Dopo il successo della prima edizione, ritornano i nanoracconti. “Tutte le storie del mondo” a cura di Pietro Damiano. I dettagli della prima presentazione

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Squadra che vince non si cambia o almeno in sostanza. ” Tutte le storie del mondo” ( Homo Scrivens) è il nuovo libro di nanoracconti a cura di Pietro Damiano. Più di 500 nanoracconti scritti da oltre 230 autori, con la nanoprefazione di Pino Imperatore. Insomma la sostanza non cambia, storie di 250 battute spazi inclusi- titolo escluso-  e tantissimi generi diversi. Il tutto condito con alcune novità:

  • In appendice 19 nanointerviste a nanoscrittori che si sono aggiudicati i vari contest organizzati o semplicemente legati al mondo della nanoscrittura.
  • Una sezione, Nano International, è stata curata dagli alunni della International School of Lago Patria, Liceo scientifico internazionale, che hanno scritto nanoracconti in spagnolo, inglese, francese, croato, portoghese e cinese.

E se tutto ciò non dovesse bastarti, per restare sempre aggiornato c’è la pagina Facebook ufficiale da visitare. Là potrai trovare tutto ciò di cui avrai bisogno.

Si dice che Steve Jobs abbia detto:

l’evento più significativo del ventesimo secolo, dopo la vittoria degli alleati, è l’uscita del primo Mac.

Peccato che Jobs non sia vissuto così a lungo per vedere  la prima di “Tutte le storie del mondo”. L’attesa è quasi finita.  L’appuntamento è per Mercoledì 1 Marzo alla fantastica location del Hotel Napoli mia, via Toledo 323 -Napoli. Start alle ore 18:00.

Manca poco ormai, i nanoracconti sono tornati più belli che mai e se proprio non ce la fai a sopportare l’attesa ecco  in anteprima un piccolo antipasto.

“I vicini di ombrellone”

(Claudia Moschetti)

Il suono della risacca trascinato dal vento, l’azzurro del cielo striato d’arancio, un libro. È questo il Nirvana?

«Hillary! Hillary, vien acca’. Hillary, si nun vien te faccio ‘o culo comme nu cerasiello».

Mi sale ‘a nervatura e ‘fanculo il Nirvana.

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