1 Maggio 2018

Truffe provenienti da un noto call center: scoperti da “Le Iene”

Immagine tratta da filmato delle Iene. Tutti i diritti riservati alla Mediaset.

Truffe call center

Truffe provenienti da un call center di Pompei: a rivelarcelo sono state “Le Iene”

A chiamare “Le Iene” sono stati due ex dipendenti che hanno lavorato in quel call center disonesto di Pompei. Loro stesso hanno dichiarato che da lì provenivano le truffe, quindi le chiamate ai potenziali clienti, con offerte molto vantaggiose.

Quante volte siamo stati noi stessi “martellati” da continue telefonate giornaliere da parte di compagnie telefoniche che fanno a gara per trafilarci un contratto? Tante, tantissime. Troppi dipendenti ormai sembrerebbero prendere molto “a cuore” il nostro risparmio, rincorrendoci mattina e sera per farci un “regalo”.

Le tariffe telefoniche offerte a prezzi convenienti, avevano il vantaggio di “regalarti” il modem. Ed è in questo regalo che consiste la truffa. In realtà l’apparecchiatura costava 5 euro al mese, per 48 rate. Ma ciò veniva scoperto solo una volta che la fattura era arrivata a casa; nel frattempo l’operatore si era già accaparrato il nostro contratto.

E se qualcuno avesse scoperto la truffa volendo disdire il contratto? Avrebbe dovuto pagare una mora di circa 200 euro. La truffa quindi era quella di spillare questi soldi ad ogni singolo cliente. I due dipendenti che hanno denunciato tutto, hanno dichiarato: “Dovevamo raccontare balle per telefono per riuscire a vendere qualche contratto. Insomma, ci costringevano a truffare le persone”. 

Come avveniva la truffa telefonicamente

La chiamata avveniva come avviene in qualsiasi call center, in qualsiasi ora del giorno. In questa chiamata sottolineavano più volte il fatto che si trattava di un’offerta molto vantaggiosa, solo per noi. In questa “offerta” proponevano il modem gratuito, poi al momento della registrazione del contratto leggevano il documento in modo così veloce da confondere il cliente. In questo modo, avrebbero fatto sì il loro dovere, ma traendo in inganno la vittima.

Andrea Agresti, inviato de “Le Iene”, ricevuta la segnalazione si dirige a Pompei, nella sede del noto call center, non riuscendo però ad avere tutte le spiegazioni richieste. Le responsabili, infatti, sono state evasive e sfuggenti, scappando più volte dalle domande poste e dalla telecamera. Persino la responsabile dell’azienda, contattata telefonicamente, ha negato questo tipo di pratica. Alla fine, però, Agresti è riuscito a strappare alla titolare la promessa che: tutti i clienti che eventualmente sarebbero stati invogliati ad acquistare l’offerta telefonica proposta dagli operatori dell’azienda di Pompei, potranno recedere dal contratto senza ulteriori costi aggiuntivi.

Vista la situazione, il giornalista ha consigliato cautela quando arrivano telefonate di questo genere e di ascoltare bene ogni singola parola che si registra al momento dell’accettazione del contratto. Vi invitiamo quindi a fare attenzione, perché chiamate come queste possono arrivarci in qualsiasi momento e da qualsiasi altro call center. Clicca qui per vedere il servizio completo trasmesso da “Le Iene” 

 

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