Tragedia a Secondigliano: infermiere uccide quattro persone. Sei i feriti
Tragedia nel napoletano. Follia e terrore nel quartiere Secondigliano; infermiere 48enne uccide quattro persone. Sei i feriti. Proclamato il lutto cittadino
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Un’ora e mezza di follia omicida. Una vera e propria tragedia. E’ accaduto questo pomeriggio, intorno alle 15:30, nel popoloso quartiere di Secondigliano. Un infermiere quarantottenne, incensurato, Giulio Murolo, toglie la vita a ben quattro innocenti servendosi di un fucile a pompa e di una pistola; un vero e proprio arsenale regolarmente posseduto dall’uomo da circa dieci anni.
Futili i motivi alla base della strage odierna: una banale lite per un filo da bucato collocato dal fratello del Murolo nel balcone limitrofo; un filo giudicato troppo lungo dall’infermiere che avrebbe pertanto inspiegabilmente aperto il fuoco in casa prima contro la cognata, e poi contro il fratello, che incredulo chiedeva: “Che stai facendo?” La tragedia non si è tuttavia esaurita tra le mura domestiche; poco dopo, ormai barricato in casa e armato di fucile, Murolo si sarebbe recato sul balcone della sua abitazione ed avrebbe aperto il fuoco contro alcuni passanti: un tenente della polizia municipale e un fioraio che, in quell’ora e mezza di follia, transitava nei pressi della sua abitazione a bordo di uno scooter. Feriti anche sei uomini, di cui due carabinieri e due poliziotti coinvolti nell’operazione che ha in seguito portato all’arresto dell’uomo. Stando alle ricostruzioni, l’uomo si sarebbe, in un secondo momento, circondato di alcune bombole a gas, minacciando di far saltare in aria un intero stabile. In seguito a una estenuante e sanguinosa trattativa, della durata di circa 1 ora e trenta minuti, l’uomo si è finalmente consegnato alla polizia. Proclamato il lutto cittadino.
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