Testamento biologico: attivo a Portici il Registro comunale
Testamento biologico, attivato a Portici il registro Comunale, presso lo Stato civile, per i residenti per raccogliere le dichiarazioni di fine vita
Il Consiglio comunale di portici nella seduta di martedì 20 ha approvato l’istituzione del Registro Comunale delle dichiarazioni di fine vita.
L’opportunità prevista dalla legge 219/2017, approvata il 14 dicembre scorso, permette ai cittadini di conoscere le proprie condizioni e “di essere informata in modo completo, aggiornato e a lei comprensibile riguardo alla diagnosi, alla prognosi, ai benefici e ai rischi degli accertamenti diagnostici e dei trattamenti sanitari indicati, nonché riguardo alle possibili alternative e alle conseguenze dell’eventuale rifiuto del trattamento sanitario e dell’accertamento diagnostico o della rinuncia ai medesimi.”
Il DAT (Disposizione Anticipata di Trattamento)
La questione è stata molto dibattuta sia politicamente che eticamente. La CEI sollecitò il governo a varare “una legge sul fine vita che, riconoscendo valore legale a dichiarazioni inequivocabili e rese in forma certa ed esplicita, dia nello stesso tempo tutte le garanzie sulla presa in carico dell’ammalato e sul rapporto fiduciario tra lo stesso e il medico…”.
La legge 219/17 è intervenuta permettendo così ai medici di dare esecuzione alla volontà del paziente senza doversi rivolgere al giudice (famosi i casi di Luca Coscioni e Eluana Englaro).
A Portici la dichiarazione si può rilasciare presso l’Ufficio dello Stato Civile.
CHI PUO’ COMPILARLA
Tutti i cittadini maggiorenni e capaci di intendere e di volere. Nel documento verranno indicati i trattamenti sanitari che si vogliono ricevere e quelli ai quali si rinuncerebbe nel caso in cui non si fosse più in grado di esprimersi e prendere decisioni autonomamente. Unico limite: con il biotestamento non si possono esigere trattamenti sanitari contrari alle leggi.
Segue poi la parte relativa a se si vuole o non si vuole essere informati sulle proprie condizioni («anche in caso di malattia grave o inguaribile») e sulle terapie da adottare o non adottare. Come postilla si possono indicare i nominativi di persone fidate o familiari da informare.
I MALATI TERMINALI
Questa è la parte più difficile da redigere se non aiutati da un medico. Dovrebbe prevedere le varie casistiche che potranno occorrere e cosa fare in caso di terapie che non si vogliono ricevere. In questa sezione è previsto che nessun trattamento possa essere attuato o sospeso sulla base di un’altrui valutazione. Che non si somministrino trattamenti o terapie sperimentali complementari non provate. Inoltre, si può scrivere che non si intende essere sottoposti ad alcuna manovra di rianimazione di qualsiasi genere essa sia. E ancora: che vengano somministrati tutti i farmaci e praticate tutte le cure per eliminare efficacemente il dolore e le sofferenze fisiche, emotive, mentali e spirituali.
Per ciò che riguarda gli stati di coma si può scrivere nello specifico che si vuole che i trattamenti già iniziati e aventi per obiettivo il prolungamento della vita siano interrotti.
NOMINA DEL FIDUCIARIO
Parte fondamentale delle DAT è l’indicazione di un fiduciario che possa prendere decisioni in nome e per conto del firmatario del testamento biologico (qualora non sia più in grado di farlo), di concerto con il medico, anche alla luce dei cambiamenti intercorsi nel tempo e di possibili nuove prospettive offerte dalla medicina.
Non è da trascurare, perché molti sono convinti che in quanto parenti saranno automaticamente investiti dell’autorità di prendere decisioni, ma non è così.
LA DICHIARAZIONE
La Consigliera Ornella Pasqua, Presidente della VI Commissione “Politiche Sociali” è stata colei che ha presentato la proposta, poi approvata in Consiglio comunale.
Abbiamo sentito la consigliera in merito che ci ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Ieri il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità dei presenti, l’istituzione del “Registro comunale dei #testamentibiologici per i residenti nel nostro comune. Ho avuto l’onore di presentare la proposta in consiglio come Presidente della VI Commissione “Politiche Sociali”, in continuità con il prezioso e preciso lavoro effettuato dal medico e ex collega consigliere Bruno Provitera e grazie al sostegno ed al supporto di tutti i membri della commissione stessa. L’istituzione del Registro Comunale delle dichiarazioni di fine vita, rappresenta un'”opportunità”, prevista dalla legge approvata in Senato a dicembre scorso, concreta e fruibile immediatamente da parte dei cittadini di Portici, recandosi all’ufficio Stato Civile senza dover aspettare l’istituzione del fascicolo sanitario regionale per rendere attuative le loro volontà testamentarie di fine vita.
Ieri abbiamo scritto tutti insieme una bella pagina di politica per la città, una pagina di scelte e dignità per le persone!
È del 5 febbraio la notizia di una donna nuorese di 49 anni malata di SLA ha rinunciato alla ventilazione meccanica e ha dato inizio alla sedazione palliativa profonda. È stato il primo caso sulla base della legge sul biotestamento. La legge, infatti, permette ai medici di dare subito esecuzione alla volontà del paziente senza doversi rivolgere al giudice così come succedeva prima della entrata in vigore della legge.
Ho inteso, inoltre, presentare l’atto come Presidente di Commissione, così come previsto dal regolamento delle Commissioni Consiliari stesso, per rimarcare il senso più autentico e pieno della proposizione di un atto in Consiglio comunale. Credo che questa sia la modalità più idonea attraverso la quale gli argomenti di discussione trattati nelle commissioni, trovano il loro naturale proposta e attuazione. Per quanto mi riguarda, ieri è stato il primo di una lunga serie di atti che insieme ai colleghi della commissione, intendiamo presentare.”
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