Test pasta glifosfato: tracce nei marchi italiani

Test pasta glifosfato: rilevate nei campioni di pasta a marchio Lidl, Divella, Agnesi e Garofalo, concentrazioni dell’erbicida

TEST PASTA GLIFOSFATO – In Svizzera un test condotto dal mensile KTipp,  nei campioni di pasta a marchio Lidl, Divella, Agnesi e Garofalo ha rilevato concentrazioni di glifosfato. Comunque l’erbicida riscontrato è ben al di sotto del limite di legge. Il glifosfato è l’erbicida più usato al mondo. Secondo quanto riferito dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), si tratta di un “probabile cancerogeno”.

Le dichiarazioni delle aziende interessate

Le aziende interessate dai risultati di questi test si sono premurate di fare chiarezza. Divella, in particolare, ha sottolineato come l’azienda produca e distribuisca “un’unica qualità di pasta di semola di grano duro in più di 130 paesi in tutto il mondo”. Garantisce inoltre, un elevato standard di sicurezza alimentare e di prodotto. L’azienda ha poi spiegato che dai rapporti di analisi su pasta effettuati negli ultimi 18 mesi, risultano valori di glifosfato al di sotto del limite di rilevabilità.

Tra l’altro, in altri test simili eseguiti proprio da “Il Salvagente” nel 2020, erano stati segnalati valori infinitesimali rispetto ai limiti di legge. Garofalo ha confermato che per quanto riguarda il grano si tratta della stessa miscela dei prodotti distribuiti in Italia. E, in merito ai test pubblicati da Ktipp, ha sottolineato che il valore attribuito al prodotto spaghetti Garofalo è mille volte inferiore al limite di legge.

Lidl, poi, si è espresso in merito ai “Combino Bio Organic Spaghetti”. Quanto testato in Svizzera corrisponde a ciò che viene venduto nelle filiali Lidl in Italia. Considerando, invece, la pasta “Combino Tagliatelle”, si tratta di prodotti differenti. Questo perchè il fornitore è differente da quello che produce la pasta venduta in Svizzera. Agnesi, infine, ha riferito come il grano utilizzato nella pasta proposta in Svizzera sia differente, dal momento che in Italia viene venduta pasta solo con grano 100% italiano. Nel caso specifico, ha concluso, “il valore del glifosfato trovato è oltre 250 volte inferiore al limite di legge.

Fonte: SkyTg24

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