Terrone, una battaglia contro il termine. Sarebbe offensivo
Terrone, una battaglia contro il termine. Ingegnere salernitano cita l’Accademia della Crusca
«Bisogna rivedere il termine terrone». Così un ingegnere salernitano cita l’Accademia della Crusca. L’udienza avrà luogo il 16 settembre. La causa sposata da Francesco Terrone, ingegnere di Mercato S. Severino (Salerno), ha radici ben radicate.
Infatti, per chi vive da Roma in giù, è una battaglia che ha radici profonde del tempo. Vuole in primis difendere la categoria delle persone del sud che da anni ormai vengono additate come “terroni” in maniera offensiva, ma anche ridare lustro al suo cognome.
«Ma non è una questione personale» specifica l’ingegnere. Lui spinge affinché l’Accademia della Crusca recuperi il vero ed antico significato del termine ‘terrone’. «È legata alla terra ricca dei latifondisti e dei feudatari, e quindi alla ricchezza, oltre ad essere un cognome i cui discendenti diedero lustro all’Italia intera» – ha sottolineato.
La battaglia è iniziata con delle e-mail PEC. Ma l’Accademia non ha mai dato risposte esaustive. Ora i toni si sono inaspriti, fino ad arrivare ad una citazione dell’Accademia innanzi al Tribunale di Nocera Inferiore. Come anticipato, l’udienza si svolgerà il prossimo 16 settembre 2021.
«In nome della verità è un dovere morale e civile ri-definire il termine Terrone» – continua – «Sicuramente sarà un motivo forte per aprire interessanti dibattiti che rimetteranno, inevitabilmente, in atto la sempre presente ed atavica Questione Meridionale”, ha chiosato l’ingegnere. Terrone, tra l’altro, nel 1993 è stato vittima anche di un episodio di discriminazione che ha ispirato un libro (“Io, ingegner Terrone: vita controcorrente di un imprenditore del Sud”) di Aldo Forbice nel quale si racconta “di quando in Lombardia, durante un colloquio di lavoro, mi fu detto che un Terrone può fare soltanto l’operaio» .
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