28 Settembre 2023

Terremoto Campi Flegrei: nuova scossa questa sera

Terremoto Campi Flegrei, nuova scossa questa sera nella zona vulcanica della provincia di Napoli, avvertita dalla popolazione.

Immagine di repertorio

Terremoto oggi nei Campi Flegrei Ribolle Lago Averno, raffica scosse campi flegrei, terremoto ai campi flegrei oggi, terremoto napoli, Terremoto a Napoli oggiTerremoto in Campania oggi Terremoto oggi a Modena, Terremoto Campania oggi Terremoto Campi Flegrei 3.1, Campi Flegrei livello allerta, Campi Flegrei nuova scossa, Campi Flegrei piano straordinario, Terremoto Campi flegrei scosse, Terremoto Campi Flegrei, Terremoto a Napoli oggi Terremoto campi flegrei

Terremoto Campi Flegrei – Una nuova scossa di terremoto si è verificata questa sera nella zona vulcanica dei Campi Flegrei nell’area ovest della Città Metropolitana di Napoli.

Secondo quanto riportato dal portale e dalla strumentazione dell”Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia la scossa si è verificata alle 20.38 di questa sera con epicentro i Campi Flegrei e con una forza di magnitudo 1.8.

L’evento è stato nitidamente avvertito dalla popolazione della zona come le tantissime scosse di questi giorni e il la fortissima scossa di terremoto dell’altra notte che ha sorpreso nel sonno i cittadini dei Campi Flegrei.

Terremoto Campi Flegrei: rischio di eruzione vulcanica basso

Giovanni Macedonio, geofisico dell’Osservatorio vesuviano dell’Ingv, spiega che i Campi Flegrei sono interessati dal bradisismo, ovvero di un lento e periodico movimento del suolo, che va alzandosi e abbassandosi.

Anche se questo fenomeno è di origine vulcanica ed è caratterizzato da una lunga serie di scosse di terremoto a bassa intensità, il rischio di un’eruzione vulcanica è “relativamente basso”. Macedonio aggiunge anche che “il monitoraggio dei Campi Flegrei è strettissimo”: il terreno viene controllato con satelliti e gps che permettono di notare “anche minime deformazioni del suolo”.

Ancora il geofisico dichiara: “Misuriamo temperatura e composizione dell’acqua e del gas che fuoriescono dal terreno, e non notiamo alterazioni da una decina di anni. Se lo scenario dovesse cambiare e il vulcano entrasse in crisi, molto probabilmente ce ne accorgeremmo

Possibile continuo dello sciame sismico:

Per quanto riguarda lo sciame sismico, a dare chiarimenti è Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio vesuviano di Napoli e membro dell’Ingv. Egli afferma che il territorio potrebbe subire altre attività sismiche, anche di intensità maggiore rispetto a quelle avvenute in tempi recenti.

Vito spiega: “Da 3-4 giorni notiamo un’ulteriore accelerazione del sollevamento del suolo. Poiché l’attività sismica è molto legata al sollevamento del terreno, è possibile che questo preluda a nuove scosse, anche più frequenti e intense. La stima della massima magnitudo attesa è di 5. Scosse così potrebbero già iniziare a danneggiare gli edifici“.

Vito puntualizza però che, allo stato dei fatti, non ci sono elementi per prevedere se questo accadrà o meno.

Rischio esplosioni freatiche:

Oltre al problema dell’eruzione e dello sciame sarà presente un altro possibile problema, ovvero le esplosioni freatiche. A spiegarlo il presidente dell’Ingv Carlo Doglioni. Egli dichiara:

“La nostra preoccupazione è legata sia alla sismicità, sia al fatto che queste temperature in particolari località potrebbero dare delle piccole esplosioni freatiche che non sono eruzioni di magma, ma è acqua che in questo stadio super critico può dare delle esplosioni. Quindi – aggiunge lo scienziato – considerato che negli ultimi mesi la sismicità non ha fatto altro che aumentare,  sia in termini di numero di eventi, ravvicinamento degli sciami e aumento dell’energia, in questo momento non vediamo la fine“.

Doglioni esprime anche incertezza sui possibili sviluppi degli eventi, che potrebbero arrivare più rapidamente, o in maniera dirompente.

Due possibili scenari per i Campi Flegrei:

Secondo lo stesso Carlo Doglioni, sono due i possibili scenari dell’evoluzione dei Campi Flegrei: il migliore è la crisi del bradisismo, il peggiore è un’eruzione vulcanica simile a quella del 1538. Nel caso di un’eruzione “non sappiamo né quando né dove potrebbe avvenire e per quanto piccola provocherebbe un disagio sociale”.

In ogni caso però “è impossibile pensare che i Campi Flegrei si spengano perché sono un vulcano attivo”.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE QUESTO ARTICOLO A CURA DELLA REDAZIONE DI NAPOLI ZON: Moda e Design a Napoli: come partecipare al “Meet Italian Brands 2024”