Teresa Vergalli partigiana:”Si è costretti a fare la guerra o ci si fa ammazzare”
La partigiana Teresa Vergalli e le analogia tra la guerra contro i fascisti e quella in Ucraina: combattere per la libertà
TERESA VERGALLI PARTIGIANA – E’ una donna tosta, una donna che è stata testimone vivente di quella resistenza partigiana che oggi, 25 aprile, ricordiamo in tutto il Paese per la festa della Liberazione dalla violenza della dittatura e del genocidio.
Teresa Vergalli è stata intervistata da Fabio Fazio nella trasmissione in onda su Rai3 “Che tempo che Fa” a proposito anche degli eventi che stanno caratterizzando, ormai da mesi, la situazione in Ucraina.
Per lei è come rivedere una vita passata e alla domanda “Si può fare la guerra per ribellarsi alla guerra”? risponde in questo modo:
“Purtroppo secondo me si è costretti, non è che c’è molta scelta. L’altra scelta è quella di farsi ammazzare pacificamente. Non credo che sia una cosa logica e giusta. Qualcuno dice che più combattiamo e più facciamo durare la guerra. Ma non combattere cosa vuol dire?
Qual è l’altra opzione? Di far morire gli ucraini per noi, disarmati? Ci salviamo l’anima solo aiutando i fuggiaschi, donne e bambini che scappano? Questa è un’azione obbligata, giusta, sentita.
Ma bisogna anche fermare l’aggressore e non lo si può fermare a parole mettendosi davanti ai proiettili e farsi ammazzare in modo romantico, ma al giorno d’oggi non sarebbe utile. Quindi l’aiuto a chi combatte deve esserci”.
IL VIDEO DALL PAGINA TWITTER CHE TEMPO CHE FA —VEDI QUI
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