Stupro in Circumvesuviana, parla il legale di uno dei ragazzi
Presunto stupro in Circumvesuviana a San Giorgio a Cremano. Parla l’avvocato di uno dei ragazzi: «Contraddizioni tra il racconto e i video»
Si continua a parlare del presunto stupro avvenuto a San Giorgio a Cremano, nella stazione della Circumvesuviana, il 5 marzo scorso. Non sono mancate le polemiche – e le delusioni da parte della giovane 24enne – dopo la scarcerazione del terzo presunto colpevole.
Infatti, dopo le prime indagini e un breve periodo di fermo, i tre ragazzi sono stati uno alla volta rilasciati. La motivazione, secondo il tribunale del Riesame, sarebbe la non attendibilità della ragazza a causa delle patologie di cui soffre. La giovane risulta essere in cura da tempo in un centro di salute mentale.
Insomma, secondo i giudici, il rapporto sessuale tra i tre e la 24enne sarebbe stato consenziente: dalle immagini visionate si coglie una situazione di esteriore tranquillità della ragazza.
Alla trasmissione MattinoCinque parla l’avvocato Izzo, legale di Alessandro Sbrescia, il primo dei tre ad essere scarcerato.
«La valutazione dei giudici, portata dai difensori, era un quadro di contraddizioni tra le dichiarazioni della ragazza e quanto si vedeva nei video. Questo al netto del quadro clinico che doveva essere valutato come una chiave di lettura di quanto poi emergeva dalle videocamera», dichiara il legale.
«È una vicenda triste – continua – che distrugge quattro famiglie. Il fatto che ci siano stati rapporti tra tre ragazzi e una ragazza va valutato per capire se il consenso c’era oppure no. Sicuramente non è una condizione usuale, ma ci saranno degli approfondimenti».
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