Stupro Caivano: emergono nuovi dettagli
Arrivano nuovi aggiornamenti a seguito dell'arresto dei membri del branco, accusati di aver violentato le due cuginette del Parco Verde di Caivano
STUPRO CAIVANO – In seguito al fermo e all’arresto dei 9 ragazzi (7 minorenni e 2 maggiorenni) accusati dello stupro avvenuto nel Parco Verde di Caivano, emergono nuovi dettagli.
A seguito delle indagini, il branco è accusato di violenza sessuale aggravate e continuata, lesioni, minacce, rapina e, per uno degli over 18, revenge porn. Disposta una misura cautelare per uno dei due maggiorenni.
Stupro Caivano: l’inizio delle violenze e i filmati
Le due cuginette hanno dichiarato che erano state vittima dei loro fidanzatini, scrivendosi su Instagram. Dopo averle abusate di loro, le hanno “cedute” ai loro amici. Entrambe hanno subito ricatti e minacce di ogni genere per piegarsi alle violenze.
Il branco le ha minacciate di non ridare loro i cellulari, di diffondere i video degli stupri e di raccontare tutto ai loro genitori. Sono arrivate anche le minacce fisiche, che le avrebbero picchiate se non si fossero sottomesse agli stupri. Ogni volta, durante gli episodi di violenza, i ragazzi si dividevano i compiti: alcuni partecipavano direttamente allo stupro, altri riprendevano e altri ancora facevano la guardia, in attesa del loro turno.
Nel corso dell’Inchiesta, gli inquirenti hanno trovato anche i video delle violenze nei cellulari degli indagati. I telefonini sono sotto sequestro e sono ancora analizzati dagli investigatoti, ma in alcuni di essi vengono ritratti alcuni episodi descritti dalle bambine.
I luoghi delle violenze
I Carabinieri hanno identificato anche i luoghi dove si sono consumati gli abusi sessuali, tra cui la casupola dell’isola ecologica di Caivano e lo spogliatoio di un campo da calcio, entrambe zone abbandonate. Pare anche che il branco avesse provato ad abusarle nel retro di un grande centro commerciale, ma senza riuscirci.
I capi d’accusa e le ordinanze a loro carico
Il branco è accusato di violenza sessuale aggravate e continuata, lesioni, minacce, rapina e, per uno degli over 18, revenge porn.
Dei 9 indagati, il gip distrettuale presso il Tribunale per i Minorenni ha emesso ordinanza di custodia cautelare per i sette minori, applicando per sei di essi la misura della custodia cautelare presso Istituto Penale Minorile e per uno di loro il collocamento in comunità.
Il gip di Napoli Nord ha emesso invece un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei due maggiorenni del gruppo, da scontare in carcere.
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