Stupratori cuginette Caivano scarcerati, Borrelli:”Non si risolvono i problemi”
Non si può intervenire a singhiozzo su alcune tematiche, spiega Borrelli. Gli stupratori delle cuginette di Caivano scarcerati
STUPRATORI CUGINETTE CAIVANO SCARCERATI – Ci troviamo nella cittadina napoletana di Caivano, dove – a quanto pare, ancora – come spiega anche il politico nostrano Borrelli – la legalità e la giustizia non camminano di pari passo, anzi.
Se nelle ultime ore è stata eliminata una nuova piazza di spaccio che danneggiava la zona, la notizia dell’altro lato della medaglia riguarda la scarcerazione degli stupratori delle due cuginette.
“Da una parte lo Stato che tenta di riportare la legalità, dall’altro la giustizia che fatica a farsi vedere davvero come tale”. “Non è così che si risolvono i gravi problemi delle periferie. Lo Stato non deve intervenire a singhiozzo e deve farsi sentire anche attraverso le condanne” spiega Borrelli.
Caivano la città dei due opposti: servono condanne
“Mentre i carabinieri hanno smantellato l’ennesima piazza di spaccio, in via Cairoli, nel centro storico della città, in cui si vendevano stupefacenti attraverso la feritoia di un portone, sequestrando 200 grammi di hashish, 100 proiettili calibro 38 special e 34mila euro in contante, anche il secondo maggiorenne coinvolto nelle violenze nei confronti delle due cuginette sarà scarcerato ed andrà agli arresti domiciliari. La stessa decisione era stata presa oltre un mese fa anche per l’altro maggiorenne coinvolto negli stupri.
Inoltre, il giudice per le indagini preliminari presso il tribunale per i minorenni di Napoli ha rigettato la richiesta di proroga delle indagini presentata dagli inquirenti. La decisione comporterà quindi la scarcerazione degli altri sei minorenni ancora sottoposti alla più afflittiva delle misure cautelari per effetto della decorrenza dei termini, la cui scadenza è prevista per il prossimo 26 gennaio”.
“Bene le operazioni di smantellamento delle piazze di spaccio ma lo si sa bene che esse da sole non potranno mai restituire a Caivano e al Parco Verde una vita basata sulla legalità se lo Stato non decide di manifestare la sua presenza in ogni aspetto, anche nella giustizia che qui, soprattutto nel caso degli stupri alle due cuginette, latita. Minorenni o maggiorenni che siano, chi commette tali efferatezze, deve finire in carcere, senza sconti ed attenuanti. Siamo davvero allibiti, delusi e sconcertati”.
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