11 Febbraio 2021

Stipendio dimezzato a chi lavora nel 118: soccorsi a rischio

stipendio dimezzato 118

Per un cavillo burocratico i medici convenzionati impiegati nel 118 avranno lo stipendio dimezzato, per tagli fino a 800 euro al mese

A causa di un cavillo burocratico, un’interpretazione restrittiva della magistratura contabile i medici impiegati nel 118 subiscono un taglio netto fino a 800 euro al mese, praticamente quasi uno stipendio dimezzato. Perché? Nel 1999, all’atto di istituzione del servizio 118 in Campania, le indennità orarie di 5,16 euro furono concepite come ristoro. Queste indennità, oggi, sono considerate dalla Corte dei Conti illegittime, poiché assorbite da un’altra voce stipendiale inserita nel nuovo contratto di lavoro come “omnicomprensiva” (in senso finanziario, tutto incluso in una data cifra).

Le Asl opereranno una riscossione di un credito che si aggira a 50mila euro (fino a 90mila). Le prime rate trattenute in busta paga operate dalla Asl Napoli 3, già da mesi, diventano realtà anche per le Asl di Napoli centro e di Napoli 2 Nord. La conseguenza è una migrazione dei medici del 118, sia in reparti di medicina convenzionata sia in altre Regioni d’Italia. L’intenzione è quella di dimettersi in massa per trovare lavoro altrove.

L’unica soluzione sarebbe quella di trovare un’altra voce all’interno del contratto regionale che possa assorbire le somme da restituire ma i manager della Asl Napoli 1 e della Napoli 2, Ciro Verdoliva e Antonio D’Amore hanno affermato che la sentenza della Corte dei Conti non lascia margini di interpretazione.

Le parole dei sindacati

Lino Pietropaolo della Cisl medici dichiara che “È sconcertante che la politica non si faccia carico di questo problema. La nostra intenzione è coinvolgere il Prefetto, il Ministero e tutte le autorità preposte a un servizio pubblico essenziale minato alle fondamenta in Campania come in altre regioni”.

Silvestro Scotti, Segretario Generale Nazionale della Fimmg è indignato: “Quanto sta accadendo ai colleghi dell’emergenza territoriale convenzionata è una vergogna se la Regione avesse rappresentato correttamente alla Corte dei Conti le ragioni dell’indennità non ci troveremmo oggi a veder calpestati i diritti dei colleghi. Ne va anche della qualità del servizio. Non bastassero i sacrifici fatti durante la pandemia ora i colleghi devono anche vivere l’angoscia di vedersi decurtato lo stipendio e di essere sottoposti a richieste di restituzioni fino a 90mila euro”.

Fonte: Il Mattino.

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