3 Gennaio 2021

Soul: 5 buoni motivi per guardare l’ultimo capolavoro Disney

Immagine di Disney+

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Soul, il capolavoro targato Disney e Pixar è uscito il giorno di Natale in esclusiva su Disney+. Ecco 5 buoni motivi per guardarlo con tutta la famiglia

Le opere Disney hanno accompagnato generazioni intere dall’infanzia all’adolescenza, e spesso anche fino all’età adulta, regalando gioia, divertimento e passione. Non è raro che di fronte a capolavori come Il Re Leone, Hercules o Frozen anche un pubblico più adulto non riesca a trattenere l’emozione e l’irrefrenabile voglia di tornare bambino anche solo per qualche ora. Per questo motivo non ha sorpreso il recente successo di Soul, il film d’animazione targato Disney e Pixar uscito il giorno di Natale in esclusiva su Disney+.

Il protagonista di questo lungometraggio è Joe Gardner, insegnante di musica delle scuole medie che sogna una carriera da pianista jazz e che si trova a un passo dalla morte proprio quando l’occasione di una vita gli si è appena presentata davanti. Inizia così la sua avventura in bilico tra i vari mondi, con una trama fitta di accadimenti, tra momenti poetici, filosofici, ma anche comici e divertenti. Se ve lo siete perso, ecco 5 buoni motivi per rimediare.

1. Disney e Pixar: squadra che vince non si cambia

Innanzitutto, la garanzia della collaborazione tra Disney e Pixar, un connubio che non delude mai. Basti pensare a capolavori del calibro di Coco, Up, Wall-E, Toy Story, Inside Out, Cars, Alla ricerca di Nemo e tanti altri titoli che uniscono la magia dei racconti Disney alla spettacolarità grafica, spesso avanguardista, delle animazioni Pixar. E anche Soul ha impresso, fin dalle primissime scene, il marchio di questa vincente collaborazione. Per non parlare della regia di Pete Docter, regista di Monsters & co. e soprattutto di Up e Inside Out, vincitori del premio Oscar al Miglior film d’animazione rispettivamente nel 2010 e nel 2016.

2. Uno stile innovativo

A proposito del lavoro di Pixar, Soul presenta uno stile grafico innovativo. Viene, infatti, superata la classica animazione digitale per presentare un mix ben equilibrato tra una sorta di “realismo caricaturale” e un’animazione che appare quasi distopica. Un contrasto utile all’immediata comprensione del passaggio tra i vari mondi presenti nel film e in cui i protagonisti si trovano in qualche modo a viaggiare.

3. Un film per tutti, non solo per i più piccoli

Dalla filosofia all’arte, passando per spiritualità e psicologia archetipica. La narrazione di Soul abbraccia una molteplicità di temi, dai più importanti quesiti filosofici (senso della vita, l’importanza di avere uno scopo, il concetto della venuta al mondo) all’arte e più specificatamente alla musica Jazz. Una varietà che rende il lungometraggio godibile a chiunque, sia grandi che piccini, e che risulta ben equilibrata e non caotica, rendendo i concetti – e il filo sottile che li unisce – comprensibili a tutti.

4. Le musiche: la riscoperta del Jazz

Nel film diretto da Docter la musica jazz ricopre un ruolo di primo piano, come mai era successo in una produzione Pixar. Le musiche originali portano la firma di Trent Reznor dei Nine Inch Nails e di Atticus Ross. Il brano principale della colonna sonora è It’s all right, originariamente composto da Curtis Mayfield e divenuto un classico del soul. Ad arrangiare la nuova versione del brano ci ha pensato il pianista Jon Batiste. La versione duetto di It’s All Right con la cantante britannica Celeste è stata anche pubblicata digitalmente come singolo lo scorso 18 dicembre.

5. Soul: un’emozionante riflessione sulla vita

Soul affronta in maniera innovativa e ambiziosa il complesso tema della vita, caratterizzato da un ampio ventaglio di aspetti quasi “comuni”: dalla continua ricerca dell’ispirazione (“scintilla”), al confine sottile tra passione e ossessione, passando per la spasmodica attenzione riservata alle cose effimere e terrene a discapito delle cose veramente importanti (il protagonista dice, per esempio, che non ha tempo da dedicare alla propria vita sentimentale perché deve inseguire le sue ambizioni). Anche in questo caso viene superata la classica morale definita, spesso rappresentata da messaggi univoci come “insegui i tuoi sogni”, “sii te stesso” o il più classico “l’amore vince su tutto”. Il risultato è un “film personale“, con un messaggio non plurale ma individuale, una vera e propria guida verso l’introspezione che scuote dal profondo lo spettatore.

Insomma, Soul si è rivelato un capolavoro inatteso. Chi si aspettava un film d’animazione divertente e leggero, pensato principalmente per i bambini, si è trovato di fronte un lungometraggio sì piacevole agli occhi dei più piccoli, ma anche intenso e capace di emozionare e, in un certo senso, risvegliare tanti adulti che, consapevolmente o meno, si trovano ad essere “anime perdute”…

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