16 Settembre 2021

Sorelle per sempre film storia vera: le mamme coraggio

Fonte foto originale: Donna Pop

sorelle per sempre film storia vera

Sorelle per sempre film storia vera: la vicenda di due mamme e di due bambine scambiate in culla. I fatti sono accaduti a Mazara del Vallo

Il film “Sorelle per sempre” – che andrà in onda stasera 16 settembre alle ore 21.15 su Rai1 – è tratto da una storia vera.

Come riportato dalla testata Repubblica.it, il film fa riferimento a un episodio accaduto realmente a Mazara del Vallo. Nella notte di Capodanno del 1998 nacquero due bambine: Melissa e Caterina.

Le due neonate furono scambiate in culla e la cosa non venne fuori finché una maestra d’asilo affidò Caterina a Marinella Alagna, la madre presunta di Melissa, vista la notevole somiglianza. Da qui nacquero i primi dubbi e poi gli esami del DNA e la conferma dell’errore.

Il film si concentra sul coraggio delle due mamme, Marinella Alagna e Gisella Foderà, che pur destinando le figlie alla rispettiva mamma biologica, hanno creato una grande famiglia allargata con quattro genitori, otto nonni e due ragazze cresciute come sorelle.

Il film, nato dall’idea del regista Andrea Porporati, si è girato a Mazara del Vallo, luogo in cui i fatti sono accaduti e ha come protagoniste le attrici Donatella Finocchiaro e Anita Caprioli.

Le parole di Donatella Finocchiaro, che interpreta Marinella:

Questo film racconta veramente il coraggio di due madri. Questa donna ha i primi dubbi dopo che va a prendere la bambina a scuola.

Il tarlo non la abbandona, non dorme la notte, fa l’esame del Dna. Quando capisce che la figlia che ha allevato non è quella che ha partorito, lo comunica all’altra famiglia che non voleva accettare questa verità. Si poteva tenere tutto nascosto, ma c’è un prima e un dopo: sapere la verità cambia le cose.”

Le madri delle due bambine erano presenti sul set e osservavano le scene.

La Finocchiaro ha aggiunto:

Vedevano le nostre scene e piangevano, per loro è stato catartico, liberatorio, è stato una specie di psicodramma. Giudicavano la nostra interpretazione, è stato molto tosto. Grazie alla sintonia che si è creata con Anita, siamo riusciti a restituire le emozioni senza paura.

Due madri con caratteri diversi: lei più dolente, io più aggressiva: sono venuti fuori due personaggi veri. La morale della storia è l’amore universale.

I figli si partoriscono, si crescono, quelli adottivi o che prendi in affidamento sono tuoi, è amore. La cosa bella è che le bambine sono rimaste unite, vanno all’università e grazie a loro queste persone lacerate da un evento incredibile, che avrebbe potuto mettere in crisi tutto, si sono unite.

Lì c’è stato il genio: dobbiamo creare una grande famiglia, ed è stata la vera soluzione. Questo è stato il messaggio da dare in una società dove tutto è possesso: essere mamme insieme.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.