Smaltimento rifiuti in tilt, le parole dell’ASIA
L’emergenza “rifiuti in tilt” che da un mese a questa parte sta vedendo protagonista la Campania, specialmente le province di Napoli Nord è lampante. L’ASIA pubblica dei consigli sulla raccolta differenziata
NAPOLI – Sono ormai un paio di mesi che le periferie di Napoli sono in un lampante stato di degrado. Cassonetti svuotati, rifiuti abbandonati sugli argini delle strade statali e delle superstrade, arrecano forti danni all’immagine di una Napoli – da un paio d’anni – più pulita.
Nonostante sui mass media si senta parlare a fiotti del riscaldamento globale, del problema dei rifiuti tossici, della raccolta differenziata, gran parte dei cittadini partenopei continua a non dividere i rifiuti, arrecando gravi problemi all’impianto di smaltimento principale.
“È molto importante la qualità della raccolta dell’umido – si legge sulla pagina ufficiale dell’ASIA di Napoli – data anche l’annosa carenza impiantistica nella regione Campania, per cui i materiali devono essere conferiti in impianti molto distanti dall’area di raccolta.”
Gli impianti di smaltimento rifiuti in Campania funzionali non sono numerosi. Inoltre la presenza di plastica e vetro invalida la qualità del composto prodotto, causando così il respingimento dei carichi che provoca rallentamenti e disagi nel servizio di raccolta dell’Umido.
In questo periodo sono molti i cittadini di vari comuni che sono costretti a riportarsi le buste di spazzatura in casa, o a dover aspettare più di una settimana per la raccolta dei rifiuti. Questo provoca non poco disagio e lamentele.
Ma come fare correttamente la raccolta dell’Umido? L’ASIA ce lo spiega in poche mosse
Sul sito ufficiale dell’ASIA troviamo una sorta di libretto delle istruzioni per frazionare l’Umido e permettere un corretto smaltimento dello stesso.
“Frazionare correttamente l’Umido oltre ad essere un obbligo, deve essere una responsabilità di tutti i cittadini e di tutti gli esercenti commerciali. Bisogna munirsi di buste compostabili o buste biodegradabili (utilizzate dai supermercati per la spesa).” – cominciano così.
“Una volta che il sacchetto dell’umido è pieno, assicurarsi che sia ben chiuso e conferirlo nei contenitori marroni assegnati ai condomini, alle abitazione e alle attività commerciali che lo producono” – continuano.
Si ricorda che è assolutamente vietato utilizzare buste in plastica e i bustoni neri, e di non conferire nei sacchetti dell’Umido frazioni estranee: rifiuti in Plastica o non riciclabili (Indifferenziato).
Allegano inoltre un elenco di tutti i rifiuti e i materiali ammessi e non ammessi. È possibile consultarlo qui.
Qualora si abbiano dubbi sul come frazionare correttamente i rifiuti si consiglia di utilizzare lo strumento “dove lo butto” consultabile dal sito internet di ASIA o dall’App “Differenzia pure tu!” scaricabile dal Play Store.
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