Sigilli all’archivio delle radiografie, ancora caos al Loreto Mare
Dopo il blitz antiassenteismo e l’indagine sui falsi incidenti stradali, oggi terzo round al Loreto Mare. I NAS hanno messo i sigilli all’archivio delle radiografie dell’ospedale. Il sospetto è che potessero essere usate come supporto a pratiche di rimborso illegali
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Non c’è pace al Loreto Mare.
Dopo il blitz antiassenteismo e le indagini sui falsi incidenti, oggi va in onda il terzo round dell’inchiesta sul Loreto Mare.
I Carabinieri sono infatti tornati nel presidio per apporre i sigilli all’archivio delle radiografie. Secondo gli investigatori, nel reparto potrebbero essere stati commessi numerosi illeciti per offrire documentazione a supporto delle pratiche di rimborso.
I militari sono stati a lungo, nel corso dei mesi, al lavoro in alcuni uffici e corsie dell’ospedale ad acquisire materiale. Visionati esami clinici e diagnosi, per ricostruire la dimensione del fenomeno e soprattutto risalire ai presunti responsabili.
Poi, a mezzogiorno di oggi, sono scattati i sigilli per le sale radiografie in Via Vespucci.
Secondo quello che hanno rilevato i carabinieri, al Loreto Mare esisteva una consapevolezza diffusa dell’esistenza di un “giro” di radiografie e di esami falsi finalizzate ad alimentare il sistema del business criminale dei “sinistri“.
Di questo “giro” rilevante è la testimonianza del dottor Alfredo Pietroluongo, il quale, a Repubblica, aveva già rivelato alcuni retroscena. Il dottore confermava di aver segnalato non solo ai vertici del presidio. Lo stesso dottor Pietroluongo aveva parlato dell’esistenza di un pessimo clima nel nosocomio, tanto da aver subito successive ed anomale pressioni.
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