Serata per il No ieri al Teatro Sannazaro, presente anche De Magistris
Serata ricca di interventi quella di ieri 1 dicembre, dove il nostro sindaco è intervenuto per dar voce alle ragioni del No sulla riforma costituzionale
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Serata ricca di interventi quella di ieri 1 dicembre presso il Teatro Sannazaro a via Chiaia a Napoli, per sostenere le ragioni del No.
Tanti sono stati gli ospiti che sono intervenuti per poter esprimere liberamente la propria opinione.
“La nostra costituzione non va toccata perché è stata scritta col sangue di migliaia di uomini in combattimento. Noi napoletani è vero che abbiamo combattuto solo 4 giorni, ma nessuno c’è l’ha imposto. Il nostro compito è quello di far attuare la nostra costituzione dopo il 4 dicembre.”
Sono queste la parole espresse da Antonio Amoretti, partigiano delle 4 giornate, il quale ha difeso con grande passione il sacrificio dei partigiani e la nostra costituzione.
Altro intervento è stato quello di Gianluca Daniele, dirigente del Pd, il quale ha sottolineato: ” Napoli è sempre stata un laboratorio politico nei temi centrali, come nell’ambito dell’occupazione, lotta alla povertà, politiche sociali. Si è creata una tensione non motivata, i cittadini devono poter scegliere senza drammatizzare troppo. ” Dopo di che la sua attenzione si fossilizza sui vari punti del referendum sostenendo: ” il sistema elettorale con l’italicum non è chiaro. Non sono contrario al superamento del bicameralismo perfetto, ma il sistema elettorale attuale non va bene. Per quanto riguarda il senato, abbiamo creato una specie di ibrido. Non mi piace come è stato formato il quesito. Infine, a proposito del titolo V, la modifica dell’articolo 117 non va bene. Tutto si è accentrato in maniera incredibile, procurando inevitabilmente dei danni.”
A questo punto sale sul palco il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, dichiarando : “Bisogna convincere gli indecisi a votare, visto che non c’è quorum. La carta costituzionale è già stata svuotata con l’art 1, sì perché, con le modifiche dell’art 18, la scuola, l’ambiente, abbiamo intaccato il primo articolo della costituzione italiana. Dicono che non si vanno a toccare i 12 articoli, ma nel momento in cui si attacca così in modo profondo la costituzione, non possiamo dire che non è così. Se vince il sì il paese sarà più autoritario. Inoltre il presidente del consiglio, abusa tutti i mezzi d’informazione, cosa che nemmeno Berlusconi ha fatto. Per il presidente del consiglio, se vince il sì, i malati guariscono, i disoccupati trovano lavoro…è una mancanza di rispetto.”
Dopo l’intervento del sindaco, giunge sul palco Walter Schiavella, commissario della Cgil: ” E’ il momento di scendere in campo, di decidere da che parte stare. Il referendum non è un quesito, ma su dove indirizzare il cambiamento. Ci consegna un senato vago nella composizione. Noi Cgil dicevamo che il Titolo V così come è stato approvato non andava bene. Cambiarlo, si d’accordo, ma come ? Nella riforma le aree metropolitane non esistono, ma abbiamo bisogno di un collegamento fra le regioni e le aree metropolitane. Nelle prossime ore andiamo a convincere gli indecisi a votare No per difendere la costituzione.”
Successivamente interviene Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra Italiana, il quale afferma che : “ Le leggi devono essere chiare e comprensibili, quando non lo sono significa che i pochi comandano sui molti. Il sì apre una frattura nella storia di Sinistra Italiana. La costituzione unisce, il referendum sta dividendo troppo. Forse abbiamo detto troppe poche volte no, quando hanno devastato la scuola pubblica e il altri settori. Noi che siamo qui presenti stasera, siamo quelli che almeno una volta nella vita hanno deciso di ribellarsi. Non sbagli mai quando dici ciò che pensi, ma quando stai in silenzio. Ho sofferto da parlamentare, da cittadino, quando ho visto il presidente del consiglio andare in america…Dicono che dopo il no c’è il caos, non è vero, c’è la stabilità.”
Infine, a chiudere la serata sulle ragioni del no, interviene Roberto Speranza, Capogruppo del Partito Democratico: “ Sono un deputato del Pd e per me non è stata una scelta facile, bensì sofferta. Ma quando si affrontano questi temi bisogna andare contro. Il mondo occidentale è sempre più ricco ma le disuguaglianze sono aumentate. La revisione costituzionale in Italia è una risposta possibile a questa crisi della democrazia, ma credo sia una risposta sbagliata. “
Nel frattempo presso la Mostra D’Oltremare, anche Renzi si apprestava a concludere la serata con i suoi interventi in attesa dell’arrivo del 4 dicembre.
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