24 Aprile 2024

Sequestrato autolavaggio a Marcianise: multa da oltre 30 mila euro

Avevano l'impianto di depurazione spento e scaricavano le acque reflue nella fogna pubblica senza filtrarla

Immagine gratuita Pixabay

autolavaggio

SEQUESTRATO AUTOLAVAGGIO MARCIANISE – I Carabinieri hanno ispezionato un autolavaggio a Marcianise, in provincia di Caserta. L’attività, che era operativa al momento del controllo, non trattava le acque reflue prima di smaltirle, e l’impianto di depurazione era spento.

Per questo motivo le autorità hanno sequestrato l’autolavaggio. Hanno anche sanzionato i due proprietari per un totale di oltre 30 mila euro.

Il controllo dell’autolavaggio a Marcianise

I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Marcianise sono intervenuti insieme al personale specializzato del Dipartimento Provinciale dell’Arpac di Caserta. Hanno fatto i dovuti controlli all’interno dell’autolavaggio, che era in attività tra macchine sottoposte a lavaggio e quelle ad asciugatura.

Aperti due pozzetti che si trovavano nel perimetro dell’autolavaggio, le autorità hanno constatato che le acque reflue arrivavano, tramite un sistema di griglie di raccolta, a tre tubazioni in ingresso e una in uscita. Ispezionando il tombino all’esterno dell’autolavaggio, il personale Arpac ha constatato che da quello stesso tombino arrivava l’odore tipico degli idrocarburi. Inoltre, hanno notato che le acque scure venivano convogliate direttamente nella fogna pubblica, senza prima essere depurate.

Inoltre, hanno accertato che i rifiuti speciali – ovvero imballaggi contaminati da sostanze pericolose – erano stoccati su un’area non pavimentata e priva dei cartelli che attestano la pericolosità, assieme al codice identificativo dei rifiuti. Prelevati nel corso del controllo campioni delle acque reflue industriali.

L’attività sequestrata

Attività sottoposta a sequestro preventivo per gestione illecita di rifiuti speciali e per la realizzazione abusiva dello scarico di acque reflue nelle fogne. Denunciati a piede libero i due responsabili dell’attività. Elevati nei loro confronti verbali per un totale di 34.433 euro. Le accuse sono di omessa tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti. Accusati inoltre di emessa comunicazione del modello unico attestante i rifiuti prodotti dall’attività oggetto di controllo negli anni 2021 e 2022.

Fonte: Fanapage.it

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