6 Settembre 2022

Scuola mezzi voti: basta ai cinque e mezzo, ma anche ai sei meno meno

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SCUOLA MEZZI VOTI: Con l’inizio di settembre l’anno scolastico è alle porte e tra le tante novità una riguarda l’assegnazione dei voti. Da tempo, sempre più presidi chiedono agli insegnanti di attribuire solo voti interi sia nelle prove scritte che nelle interrogazioni.

Quindi ci dovrebbe essere un addio ai 5 e mezzo, ma anche ai “meno” e ai “meno meno”.

Secondo quanto riporta la Repubblica Antonello Giannelli, al capo dell’Associazione nazionale presidi, ha spiegato che “La prassi di assegnare voti non interi è molto infelice. Essa non ha un fondamento normativo e inoltre risulta ambigua nei confronti dello studente. Prassi di questo genere complicano la comunicazione tra scuola, studenti e famiglie. Peraltro non contribuiscono a riempire di senso la valutazione della prestazione didattica. Per attuare seriamente e concretamente una valutazione formativa occorrono una vera didattica per competenze e un effettivo coinvolgimento dello studente”.

Anche Paola Bortoletto dell’Associazione nazionale dei dirigenti scolastici, ha ribadito che “La valutazione nella scuola secondaria ormai viene fatta sulla base di griglie e rubriche di valutazione. Pertanto se griglie e rubriche sono strutturate per voti interi non si capisce quale possa essere il senso dei più, dei meno, dei mezzi voti”.

Per i docenti, pare non essere proprio così. Un’insegnante di francese dell’istituto tecnico Marco Polo di Palermo ha affermato: “Ritengo che per valutare un compito o un’interrogazione si deve essere quanto più precisi ed esaustivi possibile. Per questo, attribuire il mezzo voto o dare un più o un meno significa far capire che c’è sempre la possibilità di migliorare”.

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