Sciopero metalmeccanici Napoli: operai in corteo per contratto nazionale
Cinquemila lavoratori in corteo a Napoli: Fim, Fiom e Uilm chiedono subito il rinnovo del contratto nazionale.
repertorio

Sciopero metalmeccanici Napoli – Oggi, 20 giugno 2025, circa 5.000 lavoratori metalmeccanici della Campania sono scesi in piazza a Napoli.
Il corteo è per richiedere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro ed è stato promosso da Fim, Fiom e Uilm. La mobilitazione ha raggiunto le otto ore di sciopero. Inoltre, la protesta è parte di un ciclo di 40 ore di agitazione in tutta Italia.
Sciopero metalmeccanici Napoli: i dettagli della protesta
Il corteo, partito alle 9:30 da piazza Mancini, ha raggiunto piazza Matteotti, dove si sono tenuti i comizi conclusivi con gli interventi dei segretari regionali Giuseppe Di Francesco (Fim‑Cisl Campania), Crescenzo Auriemma (Uilm) e il segretario generale Michele De Palma (Fiom‑Cgil).
Sono presenti delegazioni politiche regionali e si attende anche l’intervento del sindaco di Napoli, sottolineando il peso dell’iniziativa sul tessuto locale.
Contesto e richieste della protesta
I metalmeccanici lamentano che l’ultimo contratto risale a quattro anni fa e non copre l’aumento del costo della vita. Di Francesco, Auriemma e De Palma hanno evidenziato la necessità di aumenti salariali, migliori condizioni di lavoro e maggiore sicurezza sul lavoro nelle fabbriche. In particolare:
- Riduzione dell’orario di lavoro a parità di stipendio, per trattenere i giovani operai nel Mezzogiorno;
- Aumento della retribuzione tale da contrastare l’inflazione, con richieste fino a 280 € in più;
- Fine della precaria somministrazione, per uscire dalla condizione di “lavoratori‑fantasma”.
Prossimi passi e impatto regionale
Lo sciopero rappresenta un momento decisivo: se non arriveranno risposte concrete dalle controparti (Federmeccanica, Assistal e Governo) i sindacati annunciano di essere pronti a bloccare il paese con ulteriori mobilitazioni nazionali.
La protesta di oggi è un vero e proprio grido d’allarme per l’industria, l’economia e le condizioni di vita dei lavoratori.
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