3 Novembre 2015

Scampia non vive di solo calcio, la nuova “meta” è il rugby

Scampia Rugby, società del quartiere napoletano con a capo coach Salvio Esposito, psicologo dello sport, è la prova che lo sport può cambiare davvero la vita dei giovani dei quartieri più difficili. Ma è anche un modo per dimostrare che la città non vive solo di calcio e Maradona…

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…Scampia vive anche di altro e lo dimostra la società di Rugby proprio nel cuore del quartiere.

Concedeteci il lusso di chiamarlo miracolo, perché lo è, in un quartiere, una città troppe volte bistrattata da concittadini e non, a Scampia una volta (ma vi assicuriamo non sia unica…) si parla d’altro, di sport, di speranza, di giovani.

E quando parliamo di sport non cadiamo nel solito (seppur fondamentale) campetto di calcio ristrutturato, ma di una vera e propria Società di Rugby Campano, dove i piccoli, i giovani del quartiere, ma anche delle associazioni, finanche i privati, si autofinanziano per portare avanti questo progetto di educazione attraverso lo sport.

E quale sport se non il rugby, forse unico porto salvo da contaminazioni anti-sportive, che ha fatto conoscere al mondo “il terzo tempo”, dove la forza è usata con intelligenza e spirito di sacrificio.

Scampia non vive di solo calcio, la nuova "meta" è il rugby

Scampia non vive di solo calcio, la nuova “meta” è il rugby

Gli allenamenti si svolgono nel campo comunale di Scampia, una squadra composta da circa 50 persone, seppur, come spiega il presidente della società Luigi Piscopo, “…spesso c’è da fare la fila dietro gli allenamenti delle squadre di calcio. Il più delle volte siamo costretti a chiedere di allenarci nel campo di un oratorio della zona”. [fonte ilfattoquotidiano.it].

Ciò che purtroppo segna i tempi e le strutture è proprio la mancanza di fondi. La società si autofinanzia e riceve aiuti anche dalle associazioni anti-camorra, purtroppo non è abbastanza. I bambini, racconta ancora Luigi, sono costretti a giocare in campi da calcio senza strutture e accessori per il rugby.

Per fortuna la forza di volontà di questi ragazzi è più forte di ogni ostacolo e ad avallare la tesi, lo dimostra proprio l’aria che il quartiere respira dall’inizio della stagione e l’aumento dei ragazzi che chiedono di iscriversi.

L’obiettivo per i più grandi è risvegliare nei giovani un desiderio di scoperta e curiosità mostrando che ci sono realtà bellissime anche fuori dal loro quartiere, che possono assimilare e portare magari un giorno, in soccorso dei meno fortunati.

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