1 Giugno 2022

Santo del giorno 1 giugno: ecco chi si festeggia oggi

santo del giorno 2 giugno

Santo del giorno 1 giugno: scopriamo insieme chi è, quando è vissuto e qual è la sua storia. Tutti i dettagli nell’articolo

Santo del giorno 1 giugno – Oggi si celebra un santo poco noto, ma di grande importanza per la chiesa cattolica. Di seguito tutte le notizie di cui siamo in possesso reperite dal sito www.ilsantodelgiorno.it:

Nome: San Giustino

Titolo: Martire

Nascita: II secolo, Sichem

Morte: II secolo, Roma

Ricorrenza: 1 giugno

Martirologio: edizione 2004

Tipologia: Commemorazione

Patrono di: San Giustino, Valentano, Ponzone, Rocca Sinibalda

Protettore: filosofi

Giustino nacque a Sichem, in Samaria, nel II secolo dopo Cristo, ma era probabilmente di origine romana. Giovane quieto, aveva cercato attraverso lo studio della filosofia la verità e con essa la felicità, senza peraltro raggiungerla. Si ritirò allora nel deserto, dove incontrò un vecchio saggio al quale confidò i suoi tormenti. “Leggi i profeti, leggi il Vangelo – gli suggerì il vecchio – e troverai quello che cerchi”.

Giustino li lesse e la grazia di Dio gli illuminò la mente e gli riscaldò il cuore. Giustino non rinnegò per questo la filosofia, anzi trasse da essa motivi per dimostrare la ragionevolezza de cristianesimo: lo fece scrivendo una celebre Apologia e sostenendo accesi dibattiti con i più filosofi del tempo. L’eco della sua attività giunse all’orecchio del prefetto di Roma, impegnato in una dura persecuzione contro i cristiani. Così Giustiniano venne processato. “Ho studiato tutte le scienze, ma solo nella dottrina dei cristiani religiosamente seguiti ho trovato la verità” rispose al prefetto che lo interrogava. E poiché non si scostò di un passo dalla professione di fede pronunciata, venne condannato a morte. Fu decapitato, dopo aver subito il tormento e l’ingiuria della flagellazione.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di san Giustino, martire, che, filosofo, seguì rettamente la vera Sapienza conosciuta nella verità di Cristo: la professò con la sua condotta di vita e quanto professato fece oggetto di insegnamento, lo difese nei suoi scritti e testimoniò con la morte avvenuta a Roma sotto l’imperatore Marco Aurelio Antonino. Infatti, dopo aver presentato all’imperatore la sua Apologia in difesa della religione cristiana, fu consegnato al prefetto Rustico e, dichiaratosi cristiano, fu condannato a morte.

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