29 Marzo 2020

Sant’Eustacchio di Napoli (29 marzo): ecco chi era il santo napoletano

Oggi, 29 marzo, si festeggia Sant’Eustacchio di Napoli. Vescovo della città partenopea nel III secolo d.C., di lui si hanno pochissime notizie certe

Oggi, 29 marzo, sono celebrate alcune importanti ricorrenze relative alla religione cristiana. In particolare, San Guglielmo Tempier (vescovo cattolico francese), San Secondo di Asti martire, i Santi Simplicio e Costantino, abati di Montecassino. A questi, però, si aggiunge una personalità molto antica legata alla città di Napoli. Si tratta di Sant’Eustacchio (o Eustasio) di Napoli, vescovo di Napoli nel III secolo. A quegli anni risalgono le misure che ripresero le persecuzioni anticristiane nell’Impero Romano, in particolare sotto il governo degli imperatori Decio e Valeriano.

Le notizie relative alla vita di Eustasio di Napoli sono molto scarse. Tuttavia, due antichi testi medievali – le Gesta episcoporum neapolitanorum (IX secolo, circa) e il Catalogus episcoporum neapolitanorum (X secolo) – lo indicano come il settimo vescovo di Napoli, successore di Agrippino e predecessore di Efebo. Visse nella prima metà del III secolo, sicuramente prima del 343. In quell’anno, infatti, viene storicamente documentato il nono vescovo napoletano, Fortunato. Eustacchio, dunque, visse verosimilmente durante gli anni dell’Anarchia militare, instauratasi dopo l’uccisione dell’imperatore Alessandro Severo.

Secondo il Catalogus, Eustasio fu vescovo per 17 anni durante i pontificati dei papi Antero (235-236, martirizzato sotto l’imperatore Massimino Trace dopo 50 giorni di pontificato) e Fabiano (236-250). Le Gesta riferiscono che le sue spoglie vennero traslate, all’incirca nel IX secolo, “in altario beate Dei genitricis semperque virginis Mariae, que dicitur Cosmidi“, ovvero nell’altare maggiore della chiesa identificata con quella di Santa Maria in Cosmedin o Santa Maria di Portanova. La chiesa si trova attualmente in stato d’abbandono in Piazza Portanova a Napoli, a pochi passi dal Dipartimento di Scienze Politiche della Federico II.

Eustacchio, Eustasio, Santa Maria in Cosmedin, Piazza Portanova, Napoli

La chiesa di Santa Maria in Cosmedin in Piazza Portanova a Napoli

Il culto di Sant’Eustacchio di Napoli nella Chiesa Cattolica

L’urna contenente il suo corpo fu rinvenuta nel 1616. Successivamente, l’arcivescovo Decio Carafa estese il culto del santo vescovo dalla chiesa che ne conservava la sepoltura all’intera diocesi. Più di duecento anni dopo, nel settembre del 1884, si procedette alla ricognizione canonica delle reliquie. Il 18 dicembre 1884, papa Leone XIII confermò il culto tributato ab immemorabili a sant’Eustasio (Eustazio). La sua festa è segnata al 10 maggio nel calendario marmoreo della Chiesa di Napoli, mentre il suo elogio si legge al 29 marzo nel Martirologio romano: “A Napoli, commemorazione di sant’Eustasio, vescovo“.

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