Sant’Antonio Abate: confiscato il “Castello delle Cerimonie”
"La Sonrisa", conosciuta grazie al reality trasmesso su Real Time e Discovery, non sarà gestita più dalla famiglia Polese, ma dal comune di Sant'Antonio Abate
CONFISCATO CASTELLO DELLE CERIMONIE – Confiscato Il ristorante per cerimonie “La Sonrisa”, noto anche come “Castello delle Cerimonie”. La location situata a Sant’Antonio Abate, è diventata famosa grazie ad un reality andato in onda tra Real Time e Discovery.
Il castello è passato dalla proprietà della famiglia Polese, a quella del Comune di Sant’Antonio Abate, provincia di Napoli. La confisca interessa gli immobili e i terreni su cui sorge la struttura ricettiva.
Confiscato il “Castello delle Cerimonie”: la sentenza
A sancire la confisca dell’immobile è l’esecutività di una sentenza della Suprema Corte di Cassazione. La vicenda risale al 2011, quando gli inquirenti avevano contestato una lunga serie di abusi edilizi realizzati fin dal 1979 all’interno di un’area pari a 40mila metri quadri.
Nel 2016 il Tribunale di Torre Annunziata aveva condannato Rita Greco, defunta moglie di don Antonio Polese (il “boss delle cerimonie”, deceduto molti anni fa) ad un anno di reclusione con pena sospesa. Stesso esito anche per Agostino Polese (fratello di don Antonio, “zio Agostino” nel reality), all’epoca amministratore della società.
La sentenza di primo grado venne poi riformata in parte dalla Corte d’Appello di Napoli. Da giovedì 15 febbraio, la sentenza è passata in giudicato con il pronunciamento della Cassazione. Terreni e immobili ora passeranno al Comune di Sant’Antonio Abate.
Cosa succederà adesso?
Ora in molti, a seguito della confisca, si fanno molte domande sulle sorti del castello; “La Sonrisa” resterà aperta nonostante la confisca? I matrimoni e le altre cerimonie prenotate per il 2024 saranno confermate? C’è molta apprensione visti i livelli occupazionali: il ristorante garantisce lavoro a decine di persone, centinaia se si considera l’indotto.
L’ipotesi potrebbe essere quella di conservare l’attuale attività coi contratti in essere per garantire i livelli occupazionali. Se così fosse sarebbe garantita anche la prossima stagione reality show di Real Time incentrato sui «matrimoni alla napoletana». Trattandosi di una sentenza di Cassazione, esecutiva, ci sarà un iter apposito per consentire da una definizione della vicenda. Prioritario è il rispetto della sentenza, poi la salvaguardia dei livelli occupazionali.
Fonte: Fanpage.it
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